Tornano in azione i vandali a Capaci, nel Palermitano, dove è stato danneggiato l’impianto di illuminazione nella grotta di santa Rosalia. Da qualche giorno l’area è al buio a causa di un raid con il danneggiamento del quadro elettrico al servizio della pubblica illuminazione della zona. A rimanere al buio in particolare è il caratteristico scorcio montano del territorio, su cui è collocata questa grotta che è meta di fedeli. “A causa di un vile atto vandalico – denuncia il sindaco di Capaci, Pietro Puccio – è stato letteralmente divelto il quadro di alimentazione dell’impianto di illuminazione. Il danno verrà riparato al più presto e la grotta di santa Rosalia tornerà ad essere illuminata. Continuerà a proteggere benevolmente la nostra comunità dall’alto del piccolo promontorio in cui è collocata”.

La grotta e la narrazione

La grotta di santa Rosalia è una cavità naturale alta e poco profonda. All’interno, quasi addossato alla parete rocciosa, è situato un piccolo altare in muratura di fattura tipicamente locale. Ai suoi piedi, un’urna nella quale si scorge una effigie moderna della santa realizzata in legno da autore sconosciuto. Il tempio, elevato a parrocchia nel 1980, si raggiunge facilmente a piedi attraverso gradini tagliati nella roccia. Il santuario, un tempo chiuso da una cancellata in ferro, è tuttora oggetto di culto molto radicato nella popolazione. Qui, secondo la tradizione, la santuzza vi dimorò per qualche tempo prima di fermarsi nel definitivo eremo di Monte Pellegrino.

Il fenomeno si è acuito

A Capaci da qualche tempo si registrano continui atti vandalici. Ad inizio anno furono anche individuati i responsabili di uno di questi raid. Nella notte di capodanno che ha segnato l’ingresso del 2022 ci furono vari danneggiamenti in corso Domenico Sommariva, in prossimità di alcune attività commerciali, Un’area peraltro poco distante dalla chiesa di San Rocco. In quel caso furono individuati i responsabili dei danneggiamenti. Grazie alle immagini di videosorveglianza due giovani di 30 e 35 anni furono denunciati dalla polizia municipale che ha condotto le indagini.

Vandali anche nella vicina Carini

Problematica che investe non solo Capaci ma un po’ tutta l’area a ridosso del capoluogo palermitano. Clamorosa l’iniziativa provocatoria per protestare contro le scene oramai quotidiane di guerriglia urbana che si registrano in centro storico nella vicina Carini. L’arciprete Giacomo Sgroi nel dicembre dell’anno scorso fece rimuovere il presepe realizzato sotto i portici. Una protesta contro le scorribande di ragazzini che danneggiarono volutamente le auto parcheggiate. In via Piave ci furono anche pesanti deflagrazioni di due bombe petardo che furono fatte esplodere  sotto le auto parcheggiate davanti alla farmacia Provenzano. Le bravate venivano persino postate su Instagram.

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