Roma (ITALPRESS) – Secondo quanto si apprende dall’incontro tra i sindacati e il Governo c’è stato uno scambio aperto su tutti i temi affrontati, con proposte che sono state definite sensate.
“Spero di poter fare qualcosa di più e se non sarà possibile adesso ci inizieremo a lavorare dai prossimi Consigli dei ministri nel più breve tempo possibile”, ha detto il premier Giorgia Meloni ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone, durante l’incontro a Palazzo Chigi al quale hanno partecipato anche i ministri Giancarlo Giorgetti, Paolo Zangrillo, Marina Calderone e Adolfo Urso.
“Spetta al Governo la possibilità di fare delle scelte, se mettessimo in fila tutte le richieste non ci sarebbero le risorse per fare tutto”, ha continuato Meloni. Tra i temi su cui c’è stata apertura, un mese aggiuntivo per il congedo parentale, ulteriori approfondimenti per i voucher perchè “non devono essere uno strumento per sottopagare i lavoratori”, ha sottolineato il premier.
Sulla detassazione degli aumenti contrattuali il presidente del Consiglio si è detto disponibile a valutare l’ipotesi. Apertura anche sull’indicizzazione delle pensioni: il Governo si è riservato una ulteriore valutazione sulle soglie che sono state trovate, ma difendendo la scelta di valutare quelle più basse. Su Opzione Donna c’è un confronto sulla volontà di come migliorare la proposta, perchè negli ultimi anni chi ha avuto più figli è stato penalizzato.
Il taglio del cuneo fiscale, il provvedimento più costoso, è stato inserito per dare un segnale. “Siamo assolutamente d’accordo sul tema del costo del lavoro, è una nostra priorità e sono felicissima anch’io di poter fare di più”, ha detto il premier ai sindacati. Sulle coperture destinate alla scuola e alla sanità i fondi si possono trovare all’interno del PNRR, sostiene il Governo, mentre l’esecutivo tiene il punto su Pos e tetto al contante, spiegando che la manovra non dà un segnale di lassismo sull’evasione fiscale.
Ultimo tema caldo dell’incontro è stato quello della flat tax, che per il governo non crea una discriminazione. L’esecutivo si è detto disponibile a continuare il confronto.

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