L’Ars ha approvato, ieri sera, le variazioni di bilancio, la manovra da quasi 420 milioni di euro predisposta dal governo Schifani. L’Assemblea regionale porta a segno l’approvazione della prima norma della nuova legislatura.

Cosa contiene la norma

Si tratta di un documento finanziario che ha anzitutto la finalità tecnica di adeguare il bilancio regionale alla decisione della Consulta di qualche settimana fa in merito all’impiego della spesa sanitaria oltre che dare le prime risposte alle contestazioni della Corte dei Conti che riguardano, però, anche molto altro.

Passate quasi tutte le norme governative

Confermate tutte le principali misure proposte dal governo, a partire dai fondi destinati ai Comuni, ai quali vanno 48 milioni di euro e ai Liberi Consorzi, che riceveranno 4 milioni per contrastare l’effetto del caro-bollette. Per la spesa sanitaria sono stati accantonati 250 milioni di euro, per dare seguito a una sentenza della Corte Costituzionale.

Alla contrattazione collettiva del personale della Regione sono stati destinati quasi 29 milioni di euro, mentre per il fondo contenziosi sono previsti 44 milioni.

Tagli e tesoretto

Per ricavare i fondi necessari sono stati stabiliti tagli per 137 milioni di euro ma è stato utilizzato anche un tesoretto da 30 milioni di nuovi incassi dovuti alla sanatoria del bollo auto scaduta il 31 novembre. Alla luce dei risultati lo straccia bollo verrà prorogato fino a febbraio del prossimo anno.

Precari Covid19

In aula l’assessore alla sanità Giovanna Volo ha anche annunciato una proroga per i contratti dei precari Covid19 mettendo fine alle polemiche e agli scontri degli ultimi giorni

La legge è stata messa ai voti ed approvata con 30 voti favorevoli, 21 contrari e 6 astenuti. La maggioranza ha tenuto sia pure non senza difficoltà. Le opposizioni hanno votato contro.

Le norme stralciate

Stralciate le norme su compensi e nomine di commissari e revisori dei conti per effetto di una vera e propria battaglia di Sicilia Vera di cui Cateno De Luca si fregia.

Le norme passate in giunta

A margine, invece, la giunta regionale ha deliberato la richiesta dello stato di calamità naturale per le province di palermo, Trapani e Agrigento per le piogge torrenziali di ottobre mentre il presidente della Regione annuncia un ricorso all’antitrust sul caro voli che Schifani definisce un vero e proprio scandalo