Con la delibera pubblicata l’8 dicembre, la direzione strategica dell’Asp di Ragusa ha avviato due procedure per la stabilizzazione complessiva di 131 infermieri.

Le procedure di stabilizzazione sono state indette in seguito a specifici avvisi di ricognizione, destinati ai lavoratori precari del Comparto Sanità.

Anche l’Asp di Ragusa si unisce, così, alle Pubbliche Amministrazioni che in questo momento stanno stabilizzando il personale in possesso dei requisiti richiesti.

Ecco chi sarà stabilizzato

In particolare, la prima procedura, ai sensi dell’art. 20 comma 1 del decreto legislativo n.75/2017, riguarderà il personale a tempo determinato, che abbia maturato alla data del 30 giugno 2022 o maturerà entro il prossimo 31 dicembre, tre anni di servizio (anche non continuativi) negli ultimi otto, alle dipendenze dell’Amministrazione che lo ha assunto.

La seconda procedura, ai sensi dell’art.1 comma 268 lettera B della legge n.234/2021, avrà l’obiettivo di valorizzare gli infermieri, che hanno prestato servizio con rapporto di lavoro a tempo determinato/subordinato anche durante l’emergenza Covid e abbia maturato 18 mesi complessivi di servizio (anche non continuativi) entro e non oltre il 30 giugno 2022, di cui almeno sei durante le fasi dell’emergenza Covid (tra il 31 gennaio ‘20 e il 30 giugno ‘22).

Come presentare domanda

I candidati in possesso dei requisiti previsti dai bandi, potranno presentare domanda entro il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione dei due Avvisi nell’albo pretorio on line, nonché su Amministrazione trasparente, sezione “Bandi e Concorsi”, del sito istituzionale dell’ASP.

Una misura per ridurre il ricorso ai contratti a termine

Come ha spiegato l’Asp di Ragusa in una nota: “Si tratta di una misura che riduce il ricorso ai contratti a termine e utile a valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato”.

Le procedure indette consentiranno “coprire un fabbisogno totale di 131 unità, garantendo l’accesso all’esterno per la copertura del 50 per cento dei posti restanti (come previsto dalla Legge). E confermano ancora una volta la sensibilità dell’Azienda verso le aspettative di tale personale” -ha poi concluso l’ASP.

 

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