Fabio Pinelli, nuovo Vice Presidente del Csm, in prima uscita pubblica oggi a Palermo on occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, ringrazia i magistrati impegnati nella cattura del boss Messina Denaro e parla del futuro della magistratura. O pochi giorni dalla sua elezione, ha scelto il capoluogo siciliano per inaugurare l’Anno Giudiziario.

“Fiducia della Magistratura dipende dalla credibilità”

“Dobbiamo essere consapevoli – ha detto il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli – che la fiducia del Paese nel lavoro che i magistrati svolgono in nome del popolo italiano dipende dalla credibilità che essi si costruiscono attraverso l’impegno costante nell’esercizio indipendente, autonomo, imparziale della giurisdizione. La legittimazione della magistratura si fonda sulla sua professionalità, una professionalità che non significa solo freddo e asettico possesso delle competenze tecnico-giuridiche adeguate alla soluzione delle questioni che sono loro sottoposte, ma che significa anche capacità di mantenere equilibrio e riserbo in tutti i comportamenti, dentro e fuori dall’esercizio delle funzioni”.

Grazie ai magistrati impegnati nella cattura di Messina Denaro

Pinelli dopo la Cassazione, ha scelto l’inaugurazione dell’anno giudiziario di Palermo come sua prima uscita pubblica per ringraziare i magistrati impegnati nella cattura del boss Messina Denaro. “Professionalità che significa capacità di esercitare i delicatissimi poteri che la Costituzione attribuisce ai magistrati nella prospettiva irrinunciabile della tutela dei diritti e del rispetto della dignità delle persone. Professionalità che significa consapevolezza di svolgere la funzione giurisdizionale nel doveroso rispetto della legge e della Costituzione, perché soltanto alla legge e alla Costituzione essi sono soggetti – ha spiegato . Il raggiungimento dell’obiettivo della ricostruzione del rapporto di fiducia tra magistratura e cittadini passa necessariamente dalla capacità della magistratura di mostrarsi credibile. La reputazione del singolo magistrato e dell’ordine giudiziario nel suo complesso è il seme da cui può germogliare un sentimento di rinnovato affidamento della società nei suoi giudici”, ha aggiunto.

“Giustizia vive momento complesso”

Pinelli visiterà in mattinata il museo allestito nel cosiddetto bunkerino dove si trovavano gli uffici di Falcone e Borsellino. “Siamo consapevoli di trovarci in un momento storico di particolare complessità, non solo in generale, ma anche con riferimento al settore giustizia. La situazione di assoluta gravità dei tassi di scopertura degli organici – che si attestano in questo distretto intorno all’11%, con punte del 25% per alcuni uffici -, la sfida del raggiungimento degli obiettivi del PNRR e, non ultimo, le incisive riforme che in questi ultimi mesi hanno inciso profondamente sulla giustizia civile e penale rappresentano tre elementi che impongono a tutte le istituzioni dello Stato, e tra queste al Consiglio superiore della Magistratura per quanto di sua competenza, un’attenta e attiva vigilanza sullo stato della giustizia”.