Prosegue la ‘guerra’ all’Orchestra Sinfonica Siciliana tra la struttura commissariale della Fondazione e i sindacati, in merito ai lavoratori, ma anche tra la Fondazione e il mondo dell’informazione.
Sul caso interviene adesso il direttivo Assostampa Palermo, costituito da Gianluca Caltanissetta, Leandro Salvia e Giusi Spica. In una nota viene espressa la posizione dei giornalisti in merito a quanto sta accadendo.

“Urgenti e necessarie precisazioni”

La nota inizia così: “In riferimento alla comunicazione inviata dalla Fondazione orchestra sinfonica siciliana sul funzionamento delle attività del proprio ufficio stampa, la segreteria provinciale dell’Associazione siciliana della stampa, pur disponibile a ogni eventuale e ulteriore approfondimento e collaborazione, ritiene urgenti e necessarie alcune precisazioni.
Assostampa non ha condiviso in passato, e non condivide adesso, la posizione della direzione della Foss espressa ieri e in base alla quale, si cita testualmente, ritiene che «non sia applicabile alla Foss l’obbligo, che sussiste negli enti pubblici, secondo cui l’esercizio della professione giornalistica negli uffici stampa è riconosciuta esclusivamente agli iscritti all’Ordine dei Giornalisti»”.

La disposizione e la violazione

Prosegue la nota: “L’Ordine nazionale dei giornalisti e quello siciliano in particolare, infatti, hanno più volte ribadito che in nessun caso è possibile per un ente, pubblico o privato, «assumere il titolo né esercitare la professione di giornalista se non si è iscritti all’albo professionale. La violazione di tale disposizione configura reato ai sensi degli articoli 348 e 498 del codice penale, ove il fatto non costituisca un reato più grave»”.

“Si configura esercizio abusivo della professione”

Il direttivo Assostampa Palermo entra nel dettaglio: “Nel caso in esame, ci preme evidenziare che, a far data dal 9 gennaio, l’unico giornalista responsabile dell’ufficio stampa, assunto con scorrimento di graduatoria in seguito a regolare procedura concorsuale, ha cessato, anticipatamente rispetto alla naturale scadenza, il proprio contratto di servizio. Da quel giorno, a quanto ci risulta, l‘ufficio stampa della Foss è rimasto sprovvisto di una figura giornalistica iscritta all’Albo e inquadrata e contrattualizzata per svolgere tale attività. È venuto a mancare, quindi, il presupposto, indispensabile, che consentiva all’ente di svolgere attività d’informazione verso l’esterno. Da quella data, pertanto, qualsiasi comunicato stampa scritto e inviato alle redazioni giornalistiche a nome e per conto della Foss, ancorché senza firma o con la generica indicazione “ufficio stampa”, come affermato dalla Foss, può configurare il reato di esercizio abusivo della professione e, per chi lo ha richiesto, di concorso all’esercizio abusivo della professione”.

“Attività di informazione va esercitata all’interno di norme a tutela di qualità e dei cittadini”

Scrivono ancora i giornalisti nella nota: “L’associazione siciliana della Stampa ribadisce che l’attività d’informazione non può essere esercitata se non attraverso le necessarie competenze e abilitazioni professionali e all’interno delle relative norme di legge. Tutto ciò a garanzia della professione giornalistica, che richiede alti standard di qualità e il rispetto delle norme deontologiche, e a tutela dei cittadini”.

“Aperti al dialogo, occorre scorrimento graduatoria”

Conclude il direttivo di Assostampa Palermo: “Per queste ragioni, restiamo disponibili ad aprire un dialogo con la direzione della Foss per mettere in atto tutte le azioni necessarie a ripristinare la corretta funzionalità dell’ufficio stampa dell’ente, a partire dallo scorrimento ulteriore della graduatoria pubblicata il 20 ottobre 2021″.

 

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