“Ma vedi che ti faccio appizzare 250 mila euro di danni ed un euro non te lo do. Ora, o la finiamo una volta per tutti e tu ti inquadri o la finiamo, non ce n’è altre possibilità”.

Le intercettazioni

Sono le parole del consigliere comunale di Portopalo, Corrado Lentinello rivolte, nel periodo in cui era assessore all’Ecologia, ad un imprenditore a cui avrebbe voluto imporre le mansioni a tre dipendenti della sua impresa, aggiudicataria nel maggio del 2020 del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

L’arresto di 2 consiglieri ex ex consulente del sindaco

Si tratta di una intercettazione nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto dello stesso Corrado Lentinello, dell’altra consigliera ed ex vicesindaco Rachele Rocca e del padre della donna, Antonino Rocca, ex consulente del sindaco.

Il sistema Portopalo

Secondo gli inquirenti, i due consiglieri comunali di Portopalo, nel periodo in cui erano componenti della giunta, ed il terzo indagato avrebbero creato un vero e proprio sistema allo scopo di incassare tangenti, far assumere parenti ed agevolare amici. Il castello accusatorio, eretto dai carabinieri e dai magistrati della Procura di Siracusa, si fonda sulle testimonianze degli imprenditori che, nel corso delle loro deposizioni, avrebbero ammesso di essere stati intimiditi.

Le minacce

Le minacce al titolare dell’azienda dei rifiuti nascerebbero, secondo gli inquirenti, a seguito di un richiamo verbale dell’imprenditore ad uno dei suoi dipendenti, indicato dagli investigatori come il compagno di Rachele Rocca, in quel periodo vicesindaco. L’uomo, però, non è indagato e nessun provvedimento è stato preso nei suoi confronti.

Imprenditore convocato al Comune

Secondo quanto emerge dalle indagini, l’imprenditore sarebbe stato convocato negli uffici del Comune per “convincerlo” a dare mansioni di maggiori responsabilità a quell’impiegato così speciale così come per altri due dipendenti, molto vicini agli indagati che avrebbero chiesto, con insistenza, di dargli l’incarico di conducenti dei mezzi dell’impresa.

Le ritorsioni

Il titolare dell’azienda si sarebbe rifiutato e così come emerge dalle indagini dei carabinieri e dei magistrati, l’ex assessore all’Ecologia, Lentinello avrebbe disposto 15 contestazioni all’impresa. Una minaccia concreta, per gli inquirenti, perché se le penalità avessero superato il 20 per cento del canone complessivo di base d’asta sarebbe potuta scattare la rescissione dell’appalto”.

“Sono 3 persone che mi interessano”

“Almeno 10, 12 volte ti ho detto: vedi che ci sono tre persone che mi interessano” avrebbe detto Lentinello nel corso di un altro incontro con l’imprenditore per indurlo a cambiare rotta. “Un euro non te lo faccio avere magari se ce l’ho in cassa, può venire il sindaco, il papa….e chi vuoi tu ma vedi che un euro non te lo faccio avere se continuiamo in questa maniera”.

Le pressioni per assunzioni del fratello di ex vicesindaco

Ad un altro imprenditore, la cui impresa si era aggiudicata la manutenzione delle rete idrica e fognaria, l’allora vicesindaco Rachele Rocca ed il padre, Antonino Rocca, avrebbero chiesto ed ottenuto l’assunzione di un loro parente, il fratello della donna, che non è coinvolto nell’inchiesta.

Secondo gli inquirenti, a lui sarebbe stato corrisposto un compenso di 500 euro mensili lavorando un’ora al giorno. L’ex consulente del sindaco, da quanto risulta nell’inchiesta, avrebbe preteso un aumento per il figlio ma l’imprenditore non solo si sarebbe rifiutato ma dispose il licenziamento del giovane. Lo stesso titolare dell’azienda ha raccontato ai carabinieri che, da un suo collega, avrebbe saputo dell’intenzione di Rocca di volerlo aggredire.

La richiesta di tangente

Nell’inchiesta è finita anche la segnalazione di un altro imprenditore, vincitore di una gara per la manutenzione dell’area portuale. Lo stesso titolare della ditta, nel corso della sua deposizione, avrebbe spiegato di essersi aggiudicato due affidamenti per un importo complessivo di 9 mila euro. Per gli inquirenti, i tre indagati gli avrebbero chiesto di consegnargli tra i 2 ed i 3 mila euro, spiegando che quella quota sarebbe stata usata per effettuare altri lavori solo che i soldi li avrebbero voluti nelle loro mani.

I lavori in una casa mai pagati

Allo stesso imprenditore, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero poi chiesto di effettuare dei lavori di ristrutturazione nella casa di un amico che sarebbero stati effettuati ma quando il titolare dell’azienda avrebbe presentato il conto, circa 3 mila euro, quella spettanza gli sarebbe stata negata.

Il prefetto sospende i due consiglieri

Frattanto, il prefetto di Siracusa Giusi Scaduto ha disposto la sospensione di Corrado Lentinello e Rachele Rocca dalla carica di consiglieri comunali per effetto della legge Severino.

 

 

 

 

 

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