Centinaia di chili di vongole, cozze e crostacei sequestrati in un vivaio a Palermo. L’operazione dei militari della capitaneria di porto e dei veterinari dell’Asp. In totale 300 chili di prodotto ritenuto irregolare.

Documentazione

Nel corso dei controlli sono emerse irregolarità nella documentazione che attestava la tracciabilità del prodotto. Sono stati sequestrati crostacei per 160 chili di mitili e 175 chili di gambero rosso congelato. Nel contempo elevata una multa di 1.500 euro. Il prodotto sequestrato è stato dichiarato dai medici veterinari dell’Asp di Palermo “non idoneo al consumo umano”. Per questo la capitaneria ha stabilito di portare questo pesce al macero in una ditta specializzata.

I controlli anche su ambulanti

Altri controlli eseguiti nei confronti di commercianti ed ambulanti in genere. In questo caso la capitaneria ha sequestrato altri 145 chili di pesce. Il prodotto dichiarato questa volta idoneo al consumo ed è stato dato in beneficienza al banco alimentare.

Controlli continui

Ciclicamente la capitaneria è impegnata su Palermo per continui controlli di questo tipo a salvaguardia della salubrità del pescato venduto. Appena una settimana fa venne individuato altro pesce di dubbia provenienza o mal conservato e scattarono alo stesso modo multe e sequestri. Quattro tonnellate di pesce sequestrato per l’esattezza ed elevate multe per quasi 9 mila euro. A finire nel mirino delle multe e dei sequestri negozi, ristoranti e ambulanti con varie irregolarità nella vendita del pesce.

Il pesce dal sud est asiatico

Alcuni ristoranti cinesi e giapponesi, inoltre, utilizzavano prodotti ittici di provenienza dal sud est asiatico. In un esercizio commerciale gestito da un titolare del Bangladesh all’interno delle celle frigo è stato anche rinvenuto del prodotto ittico asiatico senza la documentazione sulla tracciabilità. Per questo è arrivato il sequestro di circa 3 tonnellate e mezzo di pesce e una multa di 1.500 euro. In un ristorante giapponese, dove c’è il menù “All you can eat”, trovati 75 chili di pesce non tracciati trovati nei congelatori. I veterinari dell’Asp hanno stabilito che il prodotto non fosse idoneo al consumo. Allo stesso modo è stato distrutto. Anche per il ristorante elevata una sanzione di 1.500 euro. Altri 100 chili di pesce sono stati sequestrati a due ambulanti che vendevano pesce spada, specie vietata in questo periodo. I due venditori sono stati multati rispettivamente con sanzioni per 2.600 e 3 mila euro.

Articoli correlati