La presenza di un intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo ha diviso la politica italiana. La RAI, però, difende la decisione, come ribadito da Carlo Fuortes, amministratore delegato, in un’intervista rilasciata a La Repubblica.

Fuortes ha affermato: “È evidente che Sanremo, soprattutto lo scorso anno, sia riuscito a parlare a tutto il Paese. Il miracolo è stato quello di una vera e propria rinascita e molti dei meriti sono di Amadeus che è riuscito a compiere scelte musicali giuste e ad allargare enormemente l’interesse attorno al festival anche toccando temi sociali, politici e culturali rilevanti”.

“La guerra in Ucraina ha avuto un’importanza così grande nelle nostre vite dell’ultimo anno che la forzatura sarebbe escluderla – ha proseguito – La direzione del festival è in contatto con lo staff del presidente Zelensky per definire le modalità del suo intervento”.

Cos’ha imparato la RAI da questi due anni di Sanremo? “Credo che quella magia sia molto legata al festival, se ne estrai una parte non è detto che si ottengano gli stessi risultati. Ma il nostro tentativo è uscire dall’idea sacrale dei canali: le nuove direzioni di genere consentono più flessibilità”.

Intanto, ieri, al TG1, è stato annunciato che Fiorello condurrà il DopoFestival: quattro puntate di Viva Rai2! andranno in onda, in diretta eccezionalmente su Rai 1, da martedì 7 a venerdì 10 febbraio, subito dopo la puntata di Sanremo.

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