E’ contenzioso tra Comune di Partinico e agenzia delle entrate. L’ente di riscossione, subentrata all’oramai fallita Riscossione Sicilia, pretende somme per oltre 300 mila euro dall’amministrazione locale. E la vicenda finisce in tribunale. Perché il Comune ha deciso di resistere in giudizio per difendere le proprie ragioni. Un rischio di non poco conto per il Comune di Partinico perché reduce da un dissesto finanziario dichiarato nel 2018 e superato soltanto dallo scorso anno. I già fragili equilibri finanziari rischiano di saltare.

Carichi tributari e  non solo

In buona sostanza agenzia delle entrate chiede 324 mila euro al Comune. Si tratta di somme collegate a “carichi tributari”. Si parla di diverse cartelle esattoriali che vanno dagli anni 2004 al 2018 per carichi tributari. Ma non solo. Chiesta anche la restituzione di somme legate ai cantieri di lavoro finanziati dalla Regione che non sono stati realizzati.

Il contenzioso a Villabate

Ci sono molti Comuni siciliani alle prese con i contenziosi che possono incidere pesantemente sulla vita amministrativa e gestionale sul piano finanziario. Caso lampante quello del Comune di Villabate che nei mesi scorsi ha citato in giudizio per danni Poste italiane per non aver notificato decine e decine di multe elevate dalla polizia municipale. La giunta guidata dal sindaco Gaetano Di Chiara ha dato incarico ad un legale per rappresentare le ragioni dell’ente locale e chiedere il risarcimento alle Poste per la mancata ottemperanza nonostante tra le parti ci fosse l’accordo per la notifica.

Il rischio scampato

Ci sono anche storie a lieto fine per gli enti locali siciliani. Ed è il recentissimo caso del Comune di Siracusa che ha messo fine al contenzioso con la Regione in merito alla costruzione del parcheggio Talete. Opera realizzata a ridosso della costa di Ortigia, dopo il sisma del 1990 e con fondi regionali. Le parti hanno trovato una intesa in base alla quale la Regione rinuncerà ai 10 milioni che pretendeva dall’amministrazione di palazzo Vermexio. La lite giudiziaria nacque perché, 30 anni fa, il governo regionale stanziò circa 20 miliardi di lire per la realizzazione non solo del parcheggio Talete ma anche per la costruzione di un collegamento sottomarino, tra lo Sbarcadero di Santa Lucia e l’area del parcheggio. Alla fine venne solo edificata solo la struttura in cemento armato. Adesso la Regione riconosce, attraverso l’assessorato alle Infrastrutture, che anche la sola realizzazione del parcheggio è da considerarsi intervento importante per la mobilità in Ortigia.

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