Il tribunale di Messina ha condannato a due anni il professore Salvatore Lazzara per omicidio colposo per la morte il 27 febbraio 2017 di Lucia Sigari, 59 anni, dopo un’operazione al pancreas. Salvatore Lazzara, chirurgo, dovrà anche risarcire i parenti, in solido con l’azienda ospedaliera Policlinico di Messina.

Assolto l’anestesista

Assolto invece l’anestesista Roberto Messina. Inizialmente erano 7 i medici indagati per il caso della signora Sigari. La donna era stata ricoverata all’ospedale universitario il 3 febbraio perché in viso le si era acceso un preoccupante colorito giallastro.

Ricoverata al reparto di Chirurgia generale, i medici dopo vari accertamenti le diagnosticano un tumore al pancreas e una sofferenza cardiaca. Secondo i consulenti della vittima dopo l’operazione la paziente usciva dalla sala operatoria incosciente e portata in terapia intensiva dove per circa tre ore veniva sottoposta a terapia per stabilizzarla. “Sigari non rispondeva e in serata era stato chiamato Lazzara che aveva deciso – secondo quanto emerso al processo – di continuare l’inutile monitoraggio anziché intervenire per bloccare un’emorragia in corso, che avrebbe salvato la vita alla signora, come hanno sostenuto in giudizio i tre consulenti del Pm e i due delle parti civili”.

Insegnante morì dopo operazione, procura Marsala chiede processo per 12 medici

Pochi giorni fa, la Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio di dodici medici dell’ospedale di Castelvetrano in servizio all’epoca dei fatti, nei reparti di medicina e chirurgia per omicidio colposo in concorso. A dover decidere sulla richiesta sarà il gup del Tribunale di Marsala Annalisa Amato.

Hanno chiesto di costituirsi parte civile i quattro fratelli della vittima, Francesco Carbonello, insegnante di Salemi (Tp), deceduto all’età di 55 anni nel giugno 2019. Ad assistere i familiari sono gli avvocati Francesco Salvo e Marco Romanelli.

Nel giugno 2019, l’insegnante venne ricoverato nel reparto di medicina dell’ospedale di Castelvetrano per un attacco di colite acuta. Ma dopo oltre dieci giorni di ricovero le sue condizioni non accennavano a migliorare. Per questo, fu trasferito nel reparto di chirurgia dello stesso nosocomio, dove venne sottoposto a due interventi chirurgici. Ma dopo il secondo vi fu il decesso.

E i familiari sporsero una denuncia-querela contro ignoti da cui è scaturito il procedimento penale. La Procura di Marsala dispose l’autopsia, dalla quale sarebbero emerse presunte responsabilità a carico dei medici per i quali si chiede il processo.