Il membro di un equipaggio in mare aperto soccorso e salvato dalla capitaneria di porto di Trapani. L’uomo accusava crampi addominali, febbre e nausea. Sono scattati tutti i protocolli del caso, l’operazione portata a termine.

Nave diretta verso la Turchia

E’ stata la motovedetta Sar Cp 876 della capitaneria di porto di Trapani ad avere soccorso in mare un marittimo di nazionalità filippina. Viaggiava sull’equipaggio della nave mercantile “Agia Valentina”, di bandiera Marshall Islands. L’uomo accusava improvvisi dolori all’addome mentre si trovava in navigazione a 5 miglia a nord ovest del porto di Trapani. Il comandante della nave, partita dal porto di Bejaia in Algeria, aveva quindi deciso di lanciare una chiamata di soccorso. La nave era in rotta verso verso il porto turco di Canakkale.

I sintomi preoccupanti

Il marittimo accusava non solo forti dolori addominali ma anche febbre alta, nausea e pressione bassa. Ricevuta la segnalazione, la stessa capitaneria ha coordinato i soccorsi dirottando la nave verso la rada del porto di Trapani. In tal senso è entrata in azione la motovedetta della capitaneria Trapanese, sempre attiva giorno e notte tutto l’anno, pronta ad intervenire per prelevare il marittimo. Sono state anzitutto acquisite tutte le informazioni per gestire l’emergenza in corso. Quindi è stato ordinato al comandante della nave di contattare il medico in servizio al Cirm, il centro internazionale radio medico, che consigliava un immediato trasbordo del paziente in difficoltà.

L’evacuazione medica

L’evacuazione medica avveniva nel punto di rendez-vous, all’interno della rada del porto, in una zona di mare più ridossata dal vento e dal mare. Questo consentiva alla motovedetta di affiancare in sicurezza la nave mercantile e trasbordare il malcapitato. E’ stato quindi portato a terra ed affidato alle cure del personale sanitario del 118 già presente in banchina.

Operazioni collaudate

Operazioni di questo tipo, definite Medevac (Medical Evacuation), hanno lo scopo di trasferire, con urgenza, persone che si trovano in mare ferite o bisognose di urgenti cure mediche. Sono coordinate e gestite dalla guardia costiera che, per queste tipologie di interventi, svolge periodiche esercitazioni. Il tutto con la collaborazione degli enti sanitari competenti allo scopo di fronteggiare qualsiasi tipo di emergenza.

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