Gli agenti della Digos stanno provando a restringere il campo delle ipotesi legate all’intimidazione al direttore del Parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo. Le gomme della sua auto sono state tagliate e sul fatto che si tratti di un messaggio intimidatorio per gli inquirenti non ci sono dubbi.

L’ambito professionale è ampio

La sua attività da responsabile di un’area archeologica ha certamente acceso i riflettori della Digos ma il campo è piuttosto vasto considerato che il Parco, oltre a Siracusa, comprende anche la zona di Eloro, Villa del Tellaro ed Akrai. Di recente, ci sono state le polemiche legate alle autorizzazioni per i concerti di musica rock e pop al Teatro greco, che hanno coinvolto anche Mamo, sostenitore di una linea “protettiva” verso l’antica cavea.

Concerti al Teatro greco, pista che scalda poco

Questa ipotesi non scalda parecchio le forze dell’ordine, del resto, nonostante le resistenze di alcuni archeologi e docenti universitari di fama internazionale ed un esposto in Procura,  c’è stato il via libera agli eventi musicali, con i  Negramaro, De Gregori, Venditti, Zucchero, Carmen Consoli ed altre star, da parte della Regione siciliana.

Il ventaglio delle ipotesi

Il direttore del Parco archeologico, che dopo l’avvertimento ha presentato una denuncia in Questura, ha messo sul tavolo una serie di episodi “critici” e non un evento in particolare, per cui è complicato per gli inquirenti riuscire ad individuare una pista in particolare.

Insomma, per lo stesso destinatario del messaggio inquietante non ci sarebbe un’idea ben precisa, circoscritta, da dove possa arrivare, per cui gli inquirenti, come accade in questi casi, non escludono nulla, tra cui un risentimento riconducibile alla sfera privata.

Le intimidazioni “indecifrabili”

Negli ultimi anni, proprio a Siracusa, si è verificata una escalation di avvertimenti spesso connessi, secondo alcune relazioni degli inquirenti, a banalissime circostanze che, in diversi casi, nemmeno le stesse vittime riescono a decodificare. Come nel caso della bomba al bar Viola in corso Matteotti di un paio di anni fa: si trattava di una ritorsione di un cliente che aveva avuto una piccola discussione con un dipendente dell’attività.

Verifica su telecamere

Naturalmente, le indagini del personale della Digos sono in pieno svolgimento ed il primo passo sarà di verificare se nella zona in cui è stato eseguito l’avvertimento, a due passi dall’abitazione della vittima, ci sono delle telecamere in grado di aver ripreso l’azione di chi ha tagliato le gomme delle auto del direttore del Parco archeologico.

La solidarietà dell’assessore Scarpinato

“Piena solidarietà e vicinanza al direttore del Parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo, per il vile atto intimidatorio ricevuto. Fiducioso nell’operato di inquirenti e forze dell’ordine per far luce sull’accaduto, sono certo che il direttore proseguirà nel suo mandato con ancora più fermezza e caparbietà, nel rispetto della legalità e per la tutela del nostro patrimonio archeologico”. Lo dichiara l’assessore per i Beni culturali e l’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, dopo aver appreso notizia delle intimidazioni rivolte al dirigente, al quale sono state forate le gomme dell’auto.

Solidarietà del sindaco

“Esprimo solidarietà al direttore del Parco archeologico, Antonello Mamo, per il danneggiamento dell’auto privata. Un gesto vigliacco sul quale, sono certo, gli inquirenti riusciranno a fare chiarezza” lo dichiara il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

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