Erano tre i metodi utilizzasti diffusamente nel catanese per accaparrarsi il reddito di cittadinanza. Il meccanismo della maxi truffa è stato scoperto dai carabinieri del comando provinciale di Catania e che ha portato a ben 267 denunce. Ecco come si muovevano i percettori per poter avere l’indennità che in realtà non gli sarebbe spettata

La disoccupazione agricola nascosta

Un primo metodo, che riguarda la maggior parte dei denunciati, si riferisce a coloro che già avevano un’indennità, quella di “disoccupazione agricola”. In pratica hanno evitato di dichiarare il reddito da lavoro dipendente, quindi le cosiddette “giornate di lavoro”. Ovviamente se lo avessero fatto il beneficio sarebbe decaduto perché le due indennità sono tra loro incompatibili. Partendo da questo dato operativo, la platea di individui e le condotte illecite oggetto delle investigazioni si sono poi ampliate.

Gli altri due metodi

È stato quindi possibile accertare, tra gli indebiti percettori del reddito di cittadinanza, anche il coinvolgimento di 25 extracomunitari. Si tratta di brasiliani, guineani, marocchini, malesi, nigeriani, rumeni, senegalesi, sri lankesi, tunisini e polacchi, che incassavano il beneficio anche se non residenti in Italia da almeno 10 anni. A loro si sono aggiunte altre 50 persone che avrebbero comunicato dati incongruenti. I particolare su composizione o capacità reddituale dei rispettivi nuclei familiari. Quindi hanno ricevuto la massima indennità possibile del reddito di cittadinanza in misura maggiore rispetto a quanto dovuto.

Il caso dell’affitto falso

Tra i casi emersi quello di un 44enne di Gravina di Catania, che pur vivendo con il padre in una casa popolare ha dichiarato di vivere in affitto. Invece era in una casa dove oltretutto il genitore non versava il canone da quasi 30 anni. Il 44enne ha quindi ottenuto il bonus affitto all’interno del reddito di cittadinanza che sfiora i 300 euro mensili.

I pregiudicati con il reddito

Tra i 267 denunciati ci sono anche pregiudicati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Tra gli altri reati: immigrazione clandestina, estorsione, rapina, riciclaggio, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

I parcheggiatori abusivi percettori del reddito

Denunciati anche dei parcheggiatori abusivi e 11 presunti appartenenti al clan dei ‘Caminanti’. Dal 2021 i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno già denunciato altri 640 presunti percettori senza diritto del Reddito di cittadinanza, per un danno alle casse dello Stato, nel triennio 2020-2022, di circa 5 milioni di euro.

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