Sono i cosiddetti “Esodati del Superbonus”, i cittadini, tra imprenditori edili, fornitori, general contractor e committenti, che sono rimasti invischiati a causa delle continue modifiche alla legge relativa al cosiddetto Superbonus 110%, che avrebbe dovuto consentire di ristrutturare più o meno gratis le case degli italiani, come promesso dall’ex premier Conte in una conferenza stampa durante la piena pandemia, una promessa non mantenuta visto che i governi che poi si sono succeduti hanno deciso di modificare la norma, bloccando di fatto le cessioni dei crediti e portando milioni di famiglie all’esasperazione.

Manifestazioni a Roma e Genova

Ieri a Roma e a Genova sono state organizzate due grandi manifestazioni nazionali per protestare contro il Governo Meloni che ha voluto dare il colpo di grazia al provvedimento bloccando le nuove cessioni di credito e gli sconti in fattura a partire dal 16 febbraio, giorno in cui è stato varato il decreto. Anche dalla Sicilia a Roma per protestare per il Superbonus 110 bloccato dal Governo Meloni c’erano numerosi edili, imprese e cittadini. La mobilitazione di ieri ha visto la partecipazione di oltre 3000 imprenditori e lavoratori del settore giunti nella Capitale da tutta Italia, con una rappresentanza anche di aziende siciliane. In Sicilia sono oltre 2500 le imprese con crediti “incagliati” che senza un intervento della politica rischiano di fallire, licenziare lavoratori e non completare le opere.

“La Meloni non ha mantenute le promesse”

“La Meloni – dice un partecipante alla manifestazione romana – ha cambiato le regole in corso d’opera creando un disastro. Persone si trovano case sventrate, non possono uscire da casa”. C’è chi parla di “Incompetenza del governo, una situazione insostenibile”. “La Meloni ha promesso in campagna elettorale e non ha mantenuto, ora rischia il fallimento”, dice un altro imprenditore palermitano. “Nella sola città di Palermo rischiano il fallimento più di 2000 imprese – spiega la senatrice Dolores Bevilacqua -. Il Governo Meloni si è reso responsabile dell’ennesima giravolta nel tentativo di colpire il M5S, creando però un danno alle aziende che hanno investito e ai cittadini rimasti bloccati con i lavori”.

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