Sta per tornare al suo antico splendore il soffitto ligneo del Settecento del Palazzo Reale di Palermo. Un’opera con decorazioni in oro zecchino fatte a mano con al centro la rosa dei venti. Parliamo di uno dei tesori che fu dimora di Federico II e che è sede del Parlamento siciliano, il più antico d’Europa. Nella volta sono in corso i lavori di restauro affidati con gara d’appalto. Si tratta di un intervento massivo per ridare lustro a questo capolavoro artistico e storico, realizzato in legno di castagno, pino e abete. Dall’Ottocento ad oggi, infatti, effettuate soltanto piccole manutenzioni.

Tre mesi per chiudere i restauri

Secondo il timing del direttore dei lavori architetto Pai Riggio, dell’ufficio tecnico dell’Ars, i restauri al Palazzo reale potrebbero essere ultimati tra circa tre mesi. Per evitare la chiusura della Sala dei venti, tuttora aperta ai turisti, l’ufficio tecnico ha sistemato oltretutto l’impalcatura allestita all’interno coprendola con un sistema tale da renderla invisibile ai visitatori. A opera completata, i turisti potranno ammirare quindi il soffitto ligneo, che si erge a un altezza di circa quindici metri dal pavimento della sala dei venti. Opera che fa parte del complesso della torre medievale Joaria, del nucleo arabo-normanno antistante la sala di Ruggero.

Il sopralluogo

Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha effettuato un sopralluogo nell’area del restauro del Palazzo reale. Ha manifestato apprezzamento per il lavoro che le restauratrici stanno portando avanti. La ricognizione è stata fatta assieme al presidente, il segretario generale Fabrizio Scimè e il capo di gabinetto Filippo Palmeri. La sala dei venti o delle quattro colonne, deriva architettonicamente dalla durqa’a. Il cortile interno dei palazzi islamici ifriqeni e fatimidi che in origine era a cielo aperto e con una fontana al centro.

La costituzione

E’ costituita da una ambiente quadrato, la cui porzione centrale oggi è sormontata dalla copertura lignea. A sua volta questa copertura poggia tramite archi a sesto acuto su quattro colonne di pietra. Nel XVII secolo veniva descritta così: “La camera reale, dove i re tenevano le udienze, è costruita su quattro colonne molto belle. Le mura sono tutte dipinte molto elegantemente e la stanza è sormontata da una cupola molto elegante”.

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