Permesso premio di 12 ore, dopo 31 anni di carcere al 41 bis, per Giuseppe Grassonelli, 57 anni. Parliamo del capo della Stidda di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, detenuto nel carcere Opera di Milano. La notizia è stata riportata oggi dal quotidiano La Sicilia.

Protagonista della guerra di mafia

Grassonelli, soprannominato “Malerba”, sta scontando più ergastoli per gli omicidi commessi durante la guerra di mafia fra gli anni Ottanta e Novanta. Scontro che insanguinarono l’Agrigentino. Il 57enne, che nel 2022 si è laureato in Filosofia, non ha mai fornito informazioni utili alle indagini. Tantomeno ha mai collaborato fattivamente con la giustizia. Nonostante ciò ha preso le distanze dal suo passato criminale.

Il libro

Sulla sua vicenda è stato scritto anche un libro, “Malerba”, dal giornalista Carmelo Sardo. Scrive il tribunale di Milano: “Il percorso carcerario più che trentennale effettuato dal carcerato convince oggi del suo completo e radicale distacco dalle vicende e contesto criminale. La concessione del primo permesso premio si presenta come un passo basilare e utile in un’ottica di risocializzazione”.

La vendetta

Grassonelli è in carcere perché ha ucciso capi e sicari di Cosa Nostra. Lo fece per vendicare lo sterminio della sua famiglia. E’ stato, poi, condannato a diversi ergastoli per quei delitti. Grassonelli ha avuto modo così di intraprendere un incredibile percorso di recupero. Si è laureato a pieni voti in lettere moderne. E’ in questo contesto che s’inserisce la stesura, a quattro mani con Sardo, del libro “Malerba”, edito da Mondadori e che ha vinto il “premio Sciascia”. Ed è su questo lavoro che si basa la creazione del documentario. “Ero Malerba” fu prescelto tra i 14 in concorso al festival internazionale del documentario “Visioni del mondo-Immagini dalla realtà” di Milano. Pellicola apprezzata che riuscì ad aggiudicarsi il primo premio, sia da parte della giuria tecnica, sia  da quella dei giovani.

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