Celebrati in una Chiesa Santa Maria di Gesù di Catania completamente gremita i funerali della signora Maria Lirosi Lombardo, madre dell’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo.

Dinanzi ai figli della signora Maria, Raffaele, Angelo e Angela, dei nipoti e dei numerosi parenti, Padre Claudio, che ha celebrato la messa ha ricordato la spiritualità cristiana della signora Maria, la sua dolcezza e, nello stesso tempo, fermezza nell’educazione dei figli. Caratteristiche che l’hanno portata ad essere il centro nevralgico della famiglia, punto di riferimento per figli e nipoti. Una donna che ha vissuto la sua cristianità fino all’ultimo, se è vero che negli ultimi mesi della sua vita ha ricevuto il sacramento dell’Eucarestia in casa.

La vicinanza del Rettor Maggiore della congregazione salesiana

Al termine della messa Padre Claudio ha letto il messaggio inviato alla famiglia Lombardo da Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore della congregazione salesiana.

“Circostanza morte mamma Maria, donna credente generosa et educatrice salesianamente attenta, affido sua anima dio misericordioso e santi famiglia salesiana. Esprimo mie affettuose condoglianze con preghiere a figli ex allievi e nipoti comune sentimento unione Don bosco et missione salesiana guardando Maria Ausiliatrice madre benedicente et accogliente. Affezionatissimo in Don Bosco, Angel Fernandez Artime Rettor maggiore”.

 

Mamma di Raffaele e Angelo Lombardo

Maria Lombardo aveva più di 90 anni e si è spenta nella mattinata di ieri tra il calore dei suoi familiari. Era la mamma di Raffaele Lombardo, ex governatore siciliano e leader autonomista, e del fratello Angelo, che sui social ha voluto esprimere tutto il proprio dolore per la perdita della cara madre, tramite un breve ma significativo messaggio. Al post sono seguiti poi numerosi messaggi di cordoglio per la grave perdita.

Per Lombardo nei giorni scorsi era arrivata una buona notizia visto che la Cassazione aveva messo la parola fine alle vicende giudiziarie dell’ex governatore. La Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania contro la sentenza del 7 gennaio del 2022 che lo ha assolto dalle imputazioni di concorso esterno alla mafia, perché il fatto non sussiste, e di reato elettorale aggravato dall’avere favorito la mafia, per non avere commesso il fatto. Il Pg della Cassazione aveva chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza di secondo grado. Un anno fa arriva l’assoluzione pronunciata dalla Corte d’Appello che giudicava questa vicenda per la seconda volta e adesso la parole fine e la conferma definitiva dell’assoluzione da parte della Cassazione.