Brutta sorpresa per gli automobilisti in transito nei pressi del porticciolo di Sant’Erasmo, a Palermo. Proprio in corrispondenza dell’inizio (o della fine, dipende dai punti di vista) di via Messina Marine, gli operatori di Amap stanno svolgendo dei lavori di scavo per sistemare delle nuove tubature. Opere che, purtroppo, limitano la sede stradale disponibile ad una sola corsia. Il risultato, purtroppo, è presto detto. Code soprattutto nelle ore di punta o, comunque, in corrispondenza del transito di mezzi pesanti.

Disagi per automobilisti e mezzi pubblici

Caos Traffico Sant'Erasmo, Palermo

L’area di cantiere è delimitata da coni e barriere di protezione poste a tutela degli operai. Gli addetti sono al lavoro già da questa mattina per eseguire le opere previste, anche se i disagi non mancano. Come mostrato dalle immagini raccolte dalla nostra redazione intorno alle 13, le colonne di traffico si estendono in entrambi i sensi di marcia. Maggiori i problemi per chi viene dall’area della Costa Sud, con auto e mezzi pesanti costretti a deviare sull’altra corsia per potere transitare. Un restringimento a cui, per limitare i danni, non è stato sufficente nemmeno il posizionamento di due semafori, uno per senso di marcia.

I cantieri di Palermo e il problema traffico, il caso di via Basile

I cantieri e lo sviluppo della viabilità: un rapporto difficile nell’economia della città di Palermo. Di esempi simili ce ne sono tanti. L’ultimo, ma soltanto in ordine cronologico, è quello che riguarda l’area di via Ernesto Basile. Zona infatti interessata da qualche settimana da due cantieri sui quali si eseguiranno le opere relative alla costruzione di parte del collettore fognario. Chiusure imposte da un’ordinanza dell’Ufficio Mobilità, risalente a fine febbraio, e che perdureranno per undici mesi dall’inizio degli interventi. Opere che dovevano essere avviate entro trenta giorni dall’ordinanza e che ad oggi, almeno ad un primo sguardo superficiale al cantiere, non sembrano essere iniziate. Problemi che intaccano soprattutto gli operatori economici della zona, i quali dovranno convivere con queste chiusure per altri undici mesi.

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