Niente da fare per il Palermo che dopo sei risultati utili consecutivi (cinque pareggi e la vittoria col Modena) deve arrendersi al Tardini. Il Parma vince 2-1 sul Palermo rimaneggiato che ha giocato a sprazzi ma che ha perso una partita dalla quale avrebbe potuto portare a casa almeno un pareggio nonostante il blasone e la qualità dell’avversario. Un ko che costa l’uscita momentanea della squadra di Corini dalla zona play off ma con sei partite, questo discorso è aperto più che mai.

Tanta delusione per gli oltre 3.400 tifosi di fede rosanero che hanno invaso lo stadio emiliano e cantato per tutti i 90 minuti e passa del match. A loro va il voto più alto: 10.

Match in avvio lento con i padroni di casa che sentono l’importanza della posta in palio e cercano di darsi da fare. Palermo in formazione ampiamente rimaneggiata con diverse assenze ed una difesa rivoluzionata a causa della mancanza dei centrali Nedelcearu e Marconi. Corini che deve rinunciare anche a Brunori. Tutino e Soleri però non fanno rimpiangere il bomber rosa.

Siciliani colpiti nel loro miglior momento: un angolo contestato (che molto probabilmente non c’era) dà il via al gol di Benedyczak che sfrutta una larga marcatura difensiva di Soleri. L’attaccante scuola Roma in forze al Palermo però si riscatta e 10 minuti dopo trova il pareggio.

Ma i rosa vengono schiacciati nella ripresa. Cominciano i valzer delle sostituzioni e Pecchia trova la carta vincente in Coulibaly che è bravo a raccogliere una corta respinta di Pigliacelli impegnato severamente dall’ex di turno Franco Vasquez.

Le pagelle Parma Palermo

Pigliacelli, 5.5: Non deve compiere grandi parate. Normale amministrazione per quasi tutta la partita. Non ha colpe sul primo gol, mentre è sembrata difettosa la respinta sulla conclusione di Vasquez che ha generato il 2-1 di Coulibaly.

Graves, 5.5: Non è sempre lucidissimo nelle sue chiusure ma evita spesso e volentieri il peggio anche in barba all’eleganza. A volte sembra macchinoso nel liberare ma non crea gravi disagi alla propria retroguardia. Sembra, però, traballare senza dare il segno di sicurzza.

Mateju, 6: Partita di sacrificio per l’esterno della Repubblica Ceca. Tanto contenimento e poca zona offensiva per lui.

Buttaro, 5: Chiude e si impegna senza riuscire a proporre troppo. Ha sulla coscienza il 2-1 di Coulibaly uscendo troppo lentamente dai blocchi e non mandando in fuorigioco Coulibaly.

Aurelio, 6: Frizzante in alcune sue sgroppate sulla fascia sinistra dà seguito a quanto fatto vedere col Modena. Il giovane esterno ex Pontedera cresce e si rivela importante in quella zona di campo dove Marco Sala prima dell’infortunio ha fatto bene.

Segre, 5.5: Lotta, guadagna falli ma non riesce ad incidere in fase offensiva. E neppure troppo in proposizione.

Gomes, 5:  Soffre la qualità del centrocampo del Parma. Si vede poco e quando lo si nota non è per le sue giocate. Si fa ammonire nel primo tempo per un fallo tattico. Nella ripresa rischia anche il secondo giallo per lo stesso motivo. In questa partita è sembrato con poco appeal e lucidità.

Saric, 5.5: Prova la conclusione dalla distanza in un paio di occasioni senza però trovare lo specchio della porta. Ma se nella prima occasione può essere giustificato, nella seconda – ad inizio ripresa – in azione di contropiede, si fa ingolosire troppo, non serve i compagni smarcati  e calcia alto. Per il resto lotta e fa una buona cerniera a centrocampo senza però incidere in avanti.

Valente, 5: Salta poche volte l’uomo ed in fase di conclusione è completamente impreciso sbagliando nel primo tempo una interessante opportunità calciando addirittura in fallo laterale dal cuore dell’area di rigore. Nella ripresa invece, servito da Damiani si trova a tu per tu con Buffon, controlla bene ma spara ancora in curva divorandosi il 2-2.

Tutino, 6,5: E’ tra i più attivi del Palermo. Prova sempre a rendersi pericoloso e si rende utile creando spazi e offrendo buoni palloni in avanti facendo in diverse occasioni il bello ed il cattivo tempo. Sembra trovarsi a suo agio in questa posizione dove riesce a sfruttare le sue qualità tecniche.

Soleri, 6,5: Ha il merito di segnare il gol del pareggio sul finire del primo tempo ma è l’uomo più pericolo in fase conclusione. E’ bravo a sfruttare l’erroraccio di Valenti e si fa perdonare la marcatura larga su Benedyczak in occasione del vantaggio del Parma. Sempre generoso e prezioso.

Dal 64′ Brunori, s.v.: Mezz’ora o poco più compreso il recupero. Tocca pochissimi palloni e non è mai nel vivo dell’azione offensiva. Non è al meglio e si vede.

Dal 73′ Lancini, s.v. Incolpevole sul gol, si fa sentire toccando duro Vasquez. Troppo poco per un giudizio.

Dall’81’ Vido: s.v. Tenta due volte la conclusione da lontano senza però trovare lo specchio della porta.

Dall’81’ Masciangelo dall’81’: S.v. Impegna Buffon con un tiro centrale.

Dall’81’Damiani: imbecca bene in area di rigore Valente che non sfrutta il buon assist.

Corini, 5.5: La squadra subisce il Parma, poi ritrova verve e subisce la rete nel miglior momento. Colpa di marcature troppo larghe che hanno permesso a Benedyczak di trovare la rete dell’1-0. Poi trova il pari con Soleri che sfrutta una topica di Valenti. In avvio di ripresa il Palermo soffre il dominio territoriale dei ducali e fa poco per trovare la rete del 2-1. La mossa Brunori si rivela inefficace con l’attaccante mai pericoloso e mai al centro dell’azione.

I cambi successivi nel finale per tentare di recuperare il risultato non portano a nulla. Salvo un’occasione confezionata da Damiani ma mal conclusa da Valente. Vido ci prova due volte da lontano senza trovare lo specchio e Masciangelo solletica Buffon. Troppo poco. Ha l’attenuante di arrivare alla sfida con gli uomini contati e con diverse assenze ma se nel primo tempo si è vista una buona organizzazione anche se a tratti, nella ripresa la squadra si è fatta schiacciare ed ha subito la qualità dei ducali.

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