Sono stati fissati per lunedì pomeriggio alle 15,30, nella chiesa della Concezione di Sambuca di Sicilia (Agrigento), i funerali della piccola Alessia Gabriela Nigel, morta nei giorni scorsi all’ospedale di Sciacca dove era arrivata con febbre alta. La tragedia si era consumata la scorsa settimana e il sostituto procuratore di Sciacca, Alberto Gaitto, aveva disposto per sabato 1 aprile l’autopsia sul cadavere della bambina di 4 anni.

L’autopsia

Proprio ieri mattina, sabato 1 aprile, è stato effettuato l’esame autoptico sul corpo della bambina. La procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, che indaga per appurare eventuali responsabilità da parte degli operatori sanitari che si sono occupati, a vario titolo, di Alessia dopo il suo arrivo in ospedale e il ricovero nel reparto di Pediatria, ha presentato quesiti ordinari ai periti per individuare eventuali errori o negligenze. Al termine dell’autopsia, il corpo della bimba è stato riconsegnato ai familiari.

Sei iscritti nel registro degli indagati

La procura al momento ha iscritto nel registro degli indagati sei operatori sanitari. Per quanto riguarda le risultanze dell’autopsia, bisognerà attendere le risultanze di alcune analisi specifiche. Il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio ha proclamato, per lunedì, in concomitanza con i funerali della bambina, il lutto cittadino.

Alessia Gabriela Nigel, è morta all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca dove era stata portata da mamma e papà per una forte febbre.

Le indagini e le perizie

La famiglia della piccola è assistita dall’avvocato Giacomo Cortese e ha nominato consulente tecnico il medico legale Antonio Messina. I carabinieri – che hanno raccolto la denuncia dei genitori – hanno già acquisito le cartelle cliniche della bambina. Sono state inoltre anche ascoltate più persone informate sui fatti. Il sindaco di Sambuca di Sicilia, dove la famiglia Nigel, di origini romene, vive da tempo, ha già deciso che per il giorno dei funerali sarà lutto cittadino.

“Si tratta di una famiglia ben integrata nel territorio. A Sambuca – ha detto il primo cittadino Leo Ciaccio – è folta la comunità romena, molti hanno anche acquistato casa. La maggior parte lavorano nelle campagne o, come nel caso del papà della piccola, nelle aziende agricole”.

Il caso di Cristian

Seppur diverso nelle modalità, la Sicilia è stata colpita da un altro tragico lutto nelle scorse settimane. Cristian Miceli, 13 anni di Santa Flavia, è morto dopo avere accusato un malore a scuola, la “Karol Wojtyla”. Dopo un’osservazione di sei ore i medici della rianimazione dell’ospedale dei Bambini di Palermo hanno dichiarato la morte cerebrale. I sanitari del 118, con la dottoressa Anna Calcaterra, erano riusciti a rianimarlo. Il cuore aveva ripreso a battere, ma un’emorragia cerebrale aveva pregiudicato la ripresa dello studente.

Altro bimbo di un anno morto

Altra indagine aperta sulla morte di un bambino di poco meno di un anno portato all’ospedale di Villa Sofia nel novembre scorso quando già era privo di vita. I medici del pronto soccorso che lo hanno visto appena arrivati non hanno potuto fare altro che constatare la morte. Dopo i primi tentativo di soccorso e la constatazione della morte già avvenuta, i sanitari hanno chiamato i carabinieri informandoli di quanto avvenuto. Immediati sono scattati i primi accertamenti da parte dei militari nel tentativo di comprendere le fasi che hanno preceduto la tragedia e portato alla drammatica conclusione.