ROMA (ITALPRESS) – “Chi danneggia i nostri beni culturali non può passarla liscia e va punito severamente. Anche per questo stiamo studiando una norma che faccia pagare ai responsabili di questi danni gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi. Gli studiosi parlano di paesaggio antropizzato per indicare il fatto che nella nozione di paesaggio rientrano anche le creazioni artistiche prodotte in secoli di storia. La Barcaccia è sotto la competenza della Sovrintendenza capitolina, i nostri esperti sono a disposizione per valutare la consistenza dei danni, soprattutto se essi siano permanenti o meno”. Lo dice il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano in una intervista a “Il Messaggero” dopo che gli attivisti di “Ultima Generazione ” hanno imbrattato sabato la Fontana della Barcaccia di Piazza di Spagna. “Direi che ora basta. E basta anche con gli ammiccamenti. Ho chiesto a una commissione di esperti uno studio approfondito ma già posso anticipare che secondo alcuni non è corretto affermare che si tratta di azioni dimostrative. I danni possono essere permanenti. La Fontana della Barcaccia ricade sotto la responsabilità della Sovrintendenza di Roma e appartiene al Comune ma ho dato al sindaco Gualtieri la massima disponibilità. Ho immediatamente sentito la nostra Sovrintendente, la dottoressa Daniela Porro e anche i nostri esperti sono pronti a intervenire” aggiunge Sangiuliano. “Sono vandali e basta. Non hanno nulla a che fare con la difesa dell’ambiente. Mi faccia sviluppare un breve ragionamento. Nella nozione di ambiente non rientrano solo gli elementi naturali ma anche le opere d’arte realizzate dagli esseri umani in secoli di storia. E’ nobile voler salvaguardare il mare, i fiumi, i monti, i boschi ma è altrettanto importante tutelare, come recita l’articolo 9 della Costituzione, il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Alla domanda se il Governo stia pensando ad una modifica di norme, inserendo magari un tipo di reato specifico, il ministro alla Cultura, risponde: “Ne ho già parlato con il ministro Nordio, stiamo studiando soprattutto una sanzione amministrativa. Intervenire per ripristinare costa, e anche molto, perchè occorrono personale specializzato e macchinari adeguati. Ebbene, chi compie queste azioni, in aggiunta alle norme penali che potranno essere inasprite, deve pagare di tasca propria”. “Comunque le do una notizia, intanto: da lunedì il ministero si costituirà parte civile nei procedimenti penali che scaturiranno dagli ultimi fatti accaduti, a Firenze, a Roma o altrove. Ne ho parlato con i consiglieri giuridici Bianca Bellucci, che è stata a lungo pubblico ministero, e il professor Rino Sica, ordinario di diritto privato”.

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