NASCE UN NUOVO MOVIMENTO RIVOLTO ALLA GENTE COMUNE Alla presenza di una gremita assemblea è stato presentato il logo del “Movimento di Cittadinanza”. Un’associazione costituita da cittadini liberi e indipendenti, che mette al centro la buona politica e i diritti inascoltati delle persone. Nel suo manifesto politico il movimento esprime una forte critica all’intero sistema politico-partitico, stigmatizzando l’enorme distanza dalla gente e le mancate risposte ai loro gravi bisogni quotidiani. Sono intervenuti, tra gli altri gli ex consiglieri Nicola Buscemi e Maurizio Alesi, tra i soci fondatori. Presidente è stato eletto Salvo Costa, Vicepresidente Cinzia Fanara. Prossimo appuntamento il 10 giugno presso il cinema dell’istituto dei salesiani, in via Evangelista Di Blasi per una riunione plenaria aperta a tutti i cittadini. Il Presidente Salvo Costa

MANIFESTO POLITICO

Affermare che oggi la politica è un’attività sempre più lontana dalla gente e sempre più chiusa in sé stessa, abbarbicata nei palazzi del potere, vuol dire esprimere un’opinione largamente diffusa tra la maggioranza degli italiani che, infatti, non va più a votare per nessun partito in ragione del 60% essendo delusi e avendo la consapevolezza che tanto il loro voto non serve a cambiare lo stato delle cose.
Questo significa che le nostre istituzioni e la nostra democrazia stanno vivendo un periodo di grave sofferenza riducendo sempre di più il principio e lo spazio della rappresentanza istituzionale, prevista dalla Costituzione, che i nostri amministratori dovrebbero interpretare a tutela e a difesa dei nostri interessi legittimi di cittadini.
Si tratta quindi di una profonda crisi di credibilità nei confronti di chi non rispetta il consenso e la fiducia che gli è stata accordata dagli elettori (almeno quelli che ancora continuano a votare). La politica dovrebbe essere una cosa nobile, affidata a persone perbene che hanno a cuore le sorti dei loro concittadini amministrati rimanendo all’ascolto dei loro problemi e trovarne le soluzioni.
Purtroppo, come ci dimostrano le cronache quotidiane, non è così: la politica è diventata una vera e propria casta interessata solo a curare le proprie posizioni di potere, a fare compromessi in cambio di vantaggi personali, parentali o dei capibastone che gli hanno procacciato i voti per la loro elezione. Poi, una volta conquistato il tanto sospirato seggio, ci si dimentica delle belle parole dette in campagna elettorale, dei comizi straboccanti di promesse e di impegni che svaniscono come neve al sole.
Da quel giorno l’unico obiettivo è quello di farsi spazio nella palude della politica dove spesso i migliori e i più onesti vengono inghiottiti dalle sabbie mobili ad opera dei professionisti della politica, le cosiddette eminenze grigie che stanno lì da decenni facendo il bello e il brutto tempo pagati da noi cittadini. Questo avviene a tutti i livelli: nazionale, regionale e locale.
Molto spesso ritrovandoci a discutere con gli amici ci siamo chiesti se sia possibile cambiare questo stato di cose o siamo definitivamente condannati a subire passivamente lo strapotere di chi ci amministra, senza tentare di metterci a disposizione facendo la nostra parte come dovrebbero fare tutte le persone perbene che hanno a cuore i problemi che attanagliano la nostra comunità, a partire da chi ha più bisogno di una buona politica che operi nell’interesse generale.
Non è semplice, per un cittadino che non riveste un potere pubblico, contrastare le storture di un sistema che è diventato un vero e proprio regime autoreferenziale: ne abbiamo piena consapevolezza. Chi ha in mano il potere decisionale stabilisce quali sono le priorità da
perseguire, scegliendo spesso, non quello che serve con urgenza ai cittadini, ma quello che gli porta più consenso, in difformità e fregandosene delle vere emergenze del popolo.
Per tutte queste ragioni e per tante altre che ognuno può aggiungere al degrado di questa politica che ha portato la gente a non crederci più, abbiamo deciso di metterci la faccia costituendo un’associazione il cui nome “Movimento dei Cittadini”, dice con immediatezza da che parte stiamo e a quali principi ci siamo ispirati.
Si tratta di un movimento aperto a tutti coloro che insieme a noi vogliono percorrere quest’avventura. Intendiamo portare avanti un’opera di sensibilizzazione verso la nostra città, i nostri quartieri, le periferie abbandonate attraverso il coinvolgimento di chi vuole provare ad abbattere il muro della incomunicabilità tra le istituzioni e i cittadini.
Noi crediamo che non si può accettare supinamente di diventare sudditi, rinunciando ai nostri diritti di cittadinanza. Non possiamo far passare per favori tutto ciò che invece ci spetta per diritto. È possibile fare questa “rivoluzione” lasciando intatta l’attuale classe politico-amministrativa? Certamente no. C’è bisogno di spalancare le finestre e far entrare aria fresca, aria nuova che solo persone irreprensibili sul piano umano, morale e politico possono portare.
Abbiamo coniato uno slogan che riassumesse i nostri principi in cui ci riconosciamo: “NON CONTA QUEL DICI, MA QUELLO CHE FAI”. Oggi la politica è ridotta ad uno scontro per il potere, ma è uno scontro solo verbale in cui ha la meglio chi riesce ad avere maggiore facilità nella dialettica, nella frase ad effetto promettendo interventi in ogni settore. Purtroppo per loro il tempo delle chiacchiere è finito e l’alto assenteismo nelle urne dimostra che la gente ha capito il trucco e non ci casca più.
Quando si giudica un politico che ti chiede il voto, prima di domandargli che cosa farà per la nostra città, bisogna chiedergli il consuntivo di quello che ha fatto fino ad oggi. Perché mai dovremmo fidarci di facili promesse di cui siamo stanchi e anche un po’ arrabbiati. Alcuni di noi che si riconoscono nell’associazione hanno avuto pregresse esperienze politiche e sono in grado di dimostrare pubblicamente come hanno agito, cosa hanno fatto quando hanno rivestito ruoli istituzionali. La credibilità di un uomo, prima che di un politico, richiede la verifica di atti concreti. Le chiacchiere, come si dice, stanno a zero.
I nostri valori sono stati scolpiti con estrema chiarezza nello Statuto che ci siamo dati e che è a disposizione di quanti volessero prenderne conoscenza. È un documento che racconta la cifra del nostro agire nella società e in politica, consapevoli che non c’è più spazio per piccoli aggiustamenti, per pacche sulle spalle. Il tempo della cattiva politica deve finire.
La presenza nelle istituzioni deve essere concepita come un servizio limitato nel tempo, e non come un mestiere che, quando perdura troppo, crea professionisti della politica e al delirio di onnipotenza, spinge alla rincorsa verso mete più ambite e remunerative, anziché esercitarsi nell’esclusivo perseguimento degli interessi generali.
Occorre recuperare il senso e il valore di quella che una volta si chiamava società civile, nelle sue molteplici articolazioni. La politica invece vive di privilegi, di una smisurata quantità di denaro, tra indennità, gettoni, vitalizi, pensioni, buonuscite, fondi a partiti e gruppi parlamentari, mentre milioni di famiglie vivono nella povertà assoluta. Questa politica è ormai un pantano maleodorante dove regna il potere per il potere.
Oggi chi intende far politica deve saper parlare al cuore della gente, deve poterla guardare dritta negli occhi e comportarsi con lealtà ed onestà intellettuale. La situazione richiede una svolta culturale, morale ed etica che veda la partecipazione dei cittadini, di gente normale che in prima persona si impegna a dare il proprio contributo alla società, sapendo che non sarà lasciata da sola ma avrà il sostegno di tutto il Movimento nell’interesse comune di dare voce a chi non l’ha mai avuta.

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