Non arriva la ricarica del Reddito di cittadinanza a poco meno di un centinaio di palermitani e scattano le proteste a Palermo. A denunciare il disservizio è il Partito dei Poveri che ha ricevuto una ottantina di segnalazioni solo nella città di Palermo.

Secondo i percettori del Reddito si tratterebbe di un disservizio da parte delle Poste Italiane già confermato da una telefonata al call center nazionale. Un bug al sistema avrebbe fatto causato il ritardo  nelle ricariche di alcune carte del beneficio.

La testimonianza

“La ricarica arriva ogni 27 del mese ed è sempre stata puntuale – dice a BlogSicilia Rosario Ettore Sturiano uno degli 80 titolari di carte che non sono state ricaricate – questa volta invece venerdì scorso non ho trovato la ricarica. Parlando con altre persone ho scoperto che non è successo solo a me, ma siamo tanti in questa situazione che ci mette in difficoltà”

Sturiano è diventato una sorta di portavoce dei percettori di reddito palermitani che non hanno ricevuto la ricarica perché è l’unico che ha accettato di parlare ed essere citato “Abbiamo telefonato al numero verde e a Roma ci hanno confermato che c’è stato un problema tecnico e ci avevano assicurato che la ricarica sarebbe arrivata lunedì. Oggi, però, è martedì 30 maggio e ancora non c’è nulla nella carta e per noi che viviamo di questo è un vero problema, molto grave”

Il partito dei Poveri

“Facciamo appello alle Poste Italiane perché risolvano al più presto il problema – dice Francesco Di Stefano del Partito dei Poveri – perché il ritardo anche di uno o due giorni mette in gravi difficoltà i poveri che usano queste somme per il loro sostentamento, insomma per il cibo. D’altra parte l’Inps ha già trasferito le somme alle Poste e queste devono ricaricare le carte senza perdere altro tempo. E’ una esigenza inderogabile per i percettori del reddito”.

La replica di Poste Italiane

Questa, invece, è la replica di Poste Italiane. “Poste Italiane si rammarica per il disagio che alcuni percettori del reddito di cittadinanza hanno subito nel Palermitano, causato da un disguido tecnico estraneo all’azienda e su cui l’ente erogatore dei nominativi degli aventi diritto sta lavorando per garantire il servizio il prima possibile”. Qualche ora dopo arriva anche la soluzione

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