“La maggioranza in Consiglio comunale è del Centrodestra, ora ci impegneremo nel ballottaggio per il successo di Messina”. Lo afferma a BlogSicilia il deputato regionale del Mpa, Peppe Carta, a poche ore dalla fine dello scrutinio che ha portato due risultati: il ballottaggio tra Francesco Italia e Ferdinando Messina e la maggioranza in Consiglio comunale del Centrodestra, avendo quest’ultimo superato la soglia del 50%.

Perché non si è arrivati al successo al primo turno?

Siamo arrivati lunghi nella scelta del candidato sindaco, per cui un certo numero di elettori, che avremmo certamente intercettato, aveva già preso un impegno politico con un’altra coalizione o con un altro candidato sindaco. Per cui, entrare in corsa non è stato affatto semplice quando altri attori politici erano in campo da tempo. La nostra coalizione si è messa in moto, con il candidato a sindaco, non a bocce ferme ma a partita in corso.

Quale è stata la ragione?

La vicenda della scelta della candidatura a sindaco di Catania ha avuto conseguenze anche su Siracusa, per questo dico che il Centrodestra, nella nostra città, ha perso un’occasione per vincere al primo turno. Per sbloccare Catania, si è perso tempo nella definizione della candidatura a sindaco di Siracusa.

In questo modo, le coalizioni rivali hanno avuto un vantaggio, sotto l’aspetto temporale, ponendo dei temi sulla città su cui noi ci siamo arrivati dopo. Il nostro lavoro è stato più complicato, per cui le nostre liste non sono stati capaci di cristalizzare il consenso e trasferirlo in blocco a Ferdinando Messina.

Come e quanto ha influito il voto disgiunto?

Io faccio un’altra valutazione, ribadendo che il mancato successo al primo turno sia dipeso dalla scelta tardiva sul candidato sindaco del Centrodestra che ci ha fatto perdere tempo prezioso. Del resto, il leader della coalizione deve “fondersi” con la coalizione, aiutare le liste, pianificare il programma elettorale e non è affatto agevole farlo in poco tempo. Gli elettori, prima della definizione del nostro candidato sindaco, un’idea su chi votare l’avevano già anche sul sindaco. E poi c’è un altro aspetto…

Quale?

In alcuni schieramenti c’erano personalità del Centrodestra. Penso a Edy Bandiera, per non parlare del raggruppamento attorno a Giancarlo Garozzo con cui si sono schierati esponenti del Centrodestra, come Mario Bonomo (ex coordinatore del Mpa ndr), Franco Zappalà, Chiara Catera, e Gianluca Scrofani, che non possono propriamente definirsi di Centrosinistra, per non parlare di Michele Mangiafico.

Il Centrodestra al ballottaggio è sempre sfavorito. Che ne pensa?

Io credo che, facendo una metafora calcistica, si parta da zero a zero. Francesco Italia dispone di un partito suo mentre Messina ha una struttura partitica importante, tra cui il partito del presidente della Regione, che rappresenterà un trampolino importante. Io mi auguro che tutti i partiti della nostra coalizione, compresi quelli che non hanno superato lo sbarramento del 5%, si impegnino nel sostegno a Messina. Il mio è un invito a tutti i partiti a spingere il nostro candidato.