E’ arrivata nella serata di ieri, martedì 30 maggio, la ricarica del Reddito di cittadinanza a quasi cinquecento palermitani che la attendevano da 4 giorni. Una anomalia verificatasi venerdì scorso, 27 maggio e che aveva fatto scattare le proteste a Palermo. A denunciare il disservizio era stato il Partito dei Poveri che ha ricevuto una ottantina di segnalazioni solo nella città di Palermo. Ma qualche ora dopo la protesta sono piovute una lunga serie di segnalazioni achhe da diversi Caf. Il disservizio riguardava molte più persone, in totale circa 500, la cui carta non era stata ricaricata.

Secondo i percettori del Reddito si sarebbe trattato di un disservizio da parte delle Poste Italiane già confermato da una telefonata al call center nazionale. Un bug al sistema avrebbe fatto causato il ritardo  nelle ricariche di alcune carte del beneficio.

La replica di Poste Italiane

Diversa, invece, la versione di Poste Italiane che fanno risalire il riatrdo ad un disservizio che parte da Inps che avrebbe trasferito in ritardo le risorse “Poste Italiane si rammarica per il disagio che alcuni percettori del reddito di cittadinanza hanno subito nel Palermitano – si legge in una risposta di Poste – ritardo causato da un disguido tecnico estraneo all’azienda e su cui l’ente erogatore dei nominativi degli aventi diritto sta lavorando per garantire il servizio il prima possibile”.

La soluzione nel giro di qualche ore

Qualche ora dopo la pubblicazione dell’articolo, però, è arrivata la soluzione. Fra la serata di ieri e questa mattina (31 maggio) tutte le carte sono state ricaricate

Il partito dei Poveri

“Ringraziamo Poste Italiane per aver accolto il nostro appello e la stampa, in particolare BlogSicilia, che si è fatta portavoce del nostro disagio  – dice Francesco Di Stefano del Partito dei Poveri – perché il ritardo anche solo di un giorno mette in gravi difficoltà i poveri che usano queste somme per il loro sostentamento, insomma per il cibo”.

 

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