Passata l’ondata delle amministrative è l’ora della resa dei conti. La vittoria del centrodestra c’è ma poteva essere ancora più consistente in termini numerici e soprattutto si poteva evitare di perdere Trapani. E’ la convinzione di Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione nonostante l’avanzamento dell’area di centro. E adesso gli uomini della Meloni intendono chiedere conto e ragione agli alleati di alcune scelte fatte a cominciare da quelle della Lega.

Fratelli d’Italia si conferma leader

“Il risultato delle Amministrative in Sicilia, come nelle altre regioni, conferma la leadership di Fratelli d’Italia nel contesto di un centrodestra nettamente vincitore” dice il capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars Giorgio Assenza.

“Eleggiamo diversi sindaci, tra le grandi città quello di Catania, e numerosi consiglieri comunali, con consensi quasi ovunque lusinghieri per le nostre liste, determinanti per il successo della nostra coalizione e capaci di ottenere risultati in termini percentuali tra i migliori in Italia. Il risultato in Sicilia, quindi, ci inorgoglisce e costituisce un ulteriore stimolo per proseguire nella nostra azione di buon governo alla Regione e in tutte le realtà locali, sulla scia di quanto sta facendo il governo nazionale guidato dalla nostra Giorgia Meloni”.

La richiesta ufficiale di chiarezza a partire dalla Lega

Ma Giorgio Assenza non si ferma all’analisi del voto e del risultato ottenuto “Spiace constatare che la vittoria indiscutibile del centrodestra in Sicilia sarebbe stata ancora più perentoria se alcuni esponenti di primo piano di altri partiti della coalizione non avessero assunto, non solo a Trapani,  decisioni che nei fatti hanno penalizzato il centrodestra”.

Una constatazione che viene seguita da una richiesta evidente di chiarimenti a supporto di quanto già fatto dal coordinatore Cannella “Su questo auspichiamo una profonda riflessione, come ha già giustamente sostenuto il nostro coordinatore Giampiero Cannella”.

Non solo, dunque, la ‘testa’, politicamente parlando, di Turano alla Regione ma altro da chiarire nella coalizione con gli alleati