I giochi stanno per chiudersi a poche ore dalla scadenza degli apparentamenti. Che, alla fine, potrebbero, essere solo politici e non tecnici.

Centrodestra senza apparentamenti tecnici

Il Centrodestra di Ferdinando Messina, quasi certamente, non ne sottoscriverà anche per una ragione concreta: puntando al premio di maggioranza ne beneficerebbero solo i partiti della coalizione originaria, per cui i candidati consiglieri non ancora eletti avrebbero l’incentivo a proseguire la campagna elettorale. Una vittoria di Messina garantirebbero loro un seggio a Palazzo Vermexio.

Accordo con Bonomo e Mangiafico

I moderati hanno anche sottoscritto un accordo politico con i leader di liste rimaste fuori dalla ripartizione dei consiglieri perché non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 5%. Mario Bonomo, che, nei giorni scorsi, aveva paventato un’intesa tra Pd, Garozzo ed Italia, sulla scorta del modello Carlentini ma il no di Italia ha cambiato lo scenario, e Michele Mangiafico si sono accordati con Messina, incassando un posto nell’amministrazione di Centrodestra, sempre in caso di successo.

La giunta Messina, fuori la Dc

Ecco la lista degli assessori di Messina: Giuseppe Napoli, Paolo Romano, Rita Di Pietro, (Fratelli d’Italia),  Gianni Boscarino (Forza Italia), Alfredo Foti (Insieme), Di Mauro (Mpa), Salvo Russo (Grande Siracusa 2023 di Mario Bonomo), Michele Mangiafico (Movimento civico 4) e Mauro Basile (Prima l’Italia-Siracusa protagonista con Vinciullo). Non c’è la Dc ma proprio ieri il segretario nazionale, Totò Cuffaro, a BlogSicilia, ha sfiduciato la dirigenza provinciale per l’esito modesto della lista.

Messina prova a ricucire con la Dc

“A proposito della mancata presenza di un rappresentante della Democrazia Cristiana nella squadra assessoriale designata, – dichiara Messina – tengo a precisare che la DC non soltanto è componente della coalizione ma ha titolo ad essere rappresentata nella città Aretusea in quanto parte integrante del centro destra siciliano. Aggiungo che nell’attività di governo ci sarà certamente spazio per la DC e i suoi rappresentanti così come per tutti i partiti e le liste civiche che mi hanno sostenuto. Mi preme inoltre ringraziare la Democrazia Cristiana e Lab – conclude Messina – per la disponibilità e il senso di coalizione dimostrato durante la campagna elettorale e in questi ultimi giorni. Disponibilità che ha permesso l’allargamento della coalizione alla partecipazione di tutti i partiti al secondo turno della consultazione.”

La nota interna del Centrodestra

“Come vedete sono stati cambiati tutti i nomi – si legge in una nota interna del Centrodestra – ad eccezione dei coordinatori di FDI (Napoli) e di Insieme (Foti), per quanto attiene FDI si è riconosciuta il valore aggiunto che ha apportato Paolo Romano alla frazione di Cassibile, riconoscendo, altresì, la necessità di una rappresentanza in giunta del decentramento, inoltre abbiamo garantito alla coalizione la obbligatoria rappresentanza della quota rosa con Rita Di Pietro (Fratelli d’Italia ndr) prima donna dei non eletti nella nostra lista, in caso di vittoria di Messina e quindi dell’attribuzione del premio di maggioranza alla nostra coalizione”.

Bandiera da Italia, sarà vicesindaco?

L’assetto del Centrodestra ha chiuso così ogni possibile dialogo con Edy Bandiera, che ha trovato un accordo con Francesco Italia. Per l’ex assessore regionale, sarebbe pronto un posto da vicesindaco nell’amministrazione Italia, in caso di vittoria nel turno di ballottaggio. Resta da capire se sarà un apparentamento politico o anche tecnico: in quest’ultimo caso, la lista Bandiera rientrerebbe nel premio di maggioranza, portando a due il numero di consiglieri.

“Sì a Italia, mai con Gennuso e Messina”

“In Francesco Italia ho trovato ascolto, voglia di portare avanti il nostro programma, ampia disponibilità a lavorare insieme e a condividere le scelte per la Città e un gruppo umano fatto da tante persone per bene. Il primo giorno lo avevo dichiarato. Mai con Messina e Gennuso! Avanti tutta” ha scritto Bandiera in un post sui social

Fuori dai giochi, il Pd e Fuori sistema per Siracusa di Giancarlo Garozzo.

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