Se fosse una partita calcistica, raccontata dai vecchi cronisti, si direbbe che Giancarlo Garozzo, in zona Cesarini, ha realizzato una doppietta. Da un lato, la sua lista, Fuori sistema per Siracusa, si è apparentata con il candidato sindaco del Centrodestra, Ferdinando Messina, dall’altro ha bloccato il premio di maggioranza al sindaco uscente, Francesco Italia, qualora quest’ultimo riuscisse a vincere il ballottaggio di domenica e lunedì prossimi.

La mossa di Garozzo che blocca Italia

Una mossa politica e tattica quella del renziano Garozzo, che, proprio ieri, su BlogSicilia, aveva sostenuto di voler prendere posizione, schierandosi con l’uno o con l’altro, soprattutto per capitalizzare la presenza della sua lista in Consiglio comunale, sfruttando il premio di maggioranza del candidato sindaco che avrebbe appoggiato, in caso di successo elettorale, naturalmente.

In realtà, stando ad alcune autorevoli fonti politiche, Garozzo avrebbe avuto in mente di trovare l’intesa con Italia, i cui rapporti negli ultimi anni si sono deteriorati, ma non avrebbe trovato porte aperte, per cui la scelta è poi caduta su Messina.

Perché si blocca il premio a Italia

Nella ripartizione dei seggi al Consiglio comunale, il Centrodestra, al primo turno, ha ottenuto una percentuale di poco al di sotto del 50%. Se l’avesse raggiunta, in modo automatico, avrebbe impedito il premio di maggioranza ad Italia in caso di successo di quest’ultimo al secondo turno. L’apparentamento con la lista di Garozzo consente al Centrodestra di arrivare, fin da ora, oltre la soglia del 50%, per cui, per Italia non ci saranno possibilità di disporre in aula della maggioranza.

I preparativi con Bonomo

In effetti, qualche segnale di un accordo di Garozzo con il candidato sindaco del Centrodestra c’era stato, manifestandosi in occasione dell’intesa di Mario Bonomo, approdato nelle ore scorse nella coalizione di Messina.

Bonomo, ex coordinatore del Mpa, è il leader della lista Grande Siracusa 2023, che ha sostenuto la candidatura di Garozzo e due giorni fa aveva provato a creare un accordo tra Pd, Garozzo e Italia ma il tentativo è andato in fumo. Ne è seguito l’apparentamento politico con Messina, ottenendo per la sua lista un posto nella giunta del candidato dei moderati.

Bandiera con Italia

A distanza di 24 ore, Garozzo, l’unico che avrebbe potuto bloccare il premio di maggioranza ad Italia perchè il Pd non avrebbe mai potuto sottoscrivere un’alleanza con il Centrodestra mentre Bandiera è andato alla corte di Italia, ha fatto la sua mossa. In mattinata, nei locali dell’ufficio elettorale di Siracusa dove sono stati sottoscritti gli apparentamenti si sono ritrovati i protagonisti di questa tornata elettorale.

Chi era presente agli apparentamenti

Per il Centrodestra, c’erano Ferdinando Messina,  Corrado Bonfanti, coordinatore di Forza Italia, Mario Bonomo e Salvo Russo per Grande Siracusa 2023, Pierluigi Chimirri, coordinatore dell’Udc che era alleato di Bandiera da cui ha preso, evidentemente, le distanza, Alessandra Furnari, in rappresentanza di Fuori sistema, e Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4. Per la coalizione di Italia, c’erano lo stesso sindaco in carica e l’ex assessore regionale Edy Bandiera.

Le squadre dei due candidati

Questa la squadra degli assessori di Messina: Giuseppe Napoli, Paolo Romano, Rita Di Pietro, (Fratelli d’Italia),  Gianni Boscarino (Forza Italia), Alfredo Foti (Insieme), Giuseppe Impallomeni (Mpa), Salvo Russo (Grande Siracusa 2023 di Mario Bonomo), Michele Mangiafico (Movimento civico 4) e Mauro Basile (Prima l’Italia-Siracusa protagonista con Vinciullo)

La giunta Italia: Pierpaolo Coppa, Fabio Granata, Vincenzo Pantano, Peppe Gibilisco, Giancarlo Pavano, Teresella Celesti, Salvatore Consiglio, Barbara Ruvioli, ed Edy Bandiera.

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