Incidente con due feriti e quattro auto coinvolte poco dopo l’alba di oggi nel Palermitano. E’ successo all’altezza del territorio di Bolognetta, il bilancio poteva sicuramente essere ben peggiore considerando la dinamica e il numero elevato di mezzi coinvolti.

L’impatto

L’impatto si è verificato sulla strada statale 121 “Catanese”, la strada per ore rimasta chiusa al traffico in direzione dell’innesto con la statale 113 a Palermo. per l’esattezza transito vietato al km 241,350 all’altezza di Bolognetta. Nel sinistro, che ha coinvolto quattro autovetture, si registrano due feriti. Il personale di Anas, vigili del fuoco e le forze dell’ordine sul posto per la gestione dell’evento.

Ieri l’incidente con aggressione

Ieri si è verificato un altro incidente stradale in Sicilia dai contorni ancora da chiarire in cui si è parlato addirittura di aggressione. E’ accaduto tra sabato e domenica all’1.30 della notte a Vittoria, nel ragusano.  A scontrarsi due auto, una Fiat Punto e un’Alfa 147 davanti ad un distributore Esso che si trova in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Un luogo noto per una strage avvenuta il 2 gennaio del 1999, quando la stidda agrigentina fece uccidere gli stiddari Angelo Mirabella, Rosario Nobile e Claudio Motta, di Agrigento, insieme a due vittime innocenti, Rosario Salerno e Salvatore Ottone. In seguito all’incidente il proprietario della Fiat Punto portato al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria per essere medicato. All’uscita, ieri mattina, ad aspettarlo c’era un uomo che lo ha colpito con il calcio di una pistola, procurandogli una profonda ferita. L’aggressore è poi fuggito. Indagini per capire cosa sia successo.

L’agguato a Scicli

Un episodio che quindi può essere considerato come un vero e proprio agguato. E sempre nella zona del Ragusano si è verificato un altro agguato a colpi d’arma da fuoco a Scicli. Due uomini, entrambi con qualche precedente penale,  sono rimasti feriti ma sono riusciti a scampare alla morte, scappando a bordo della loro macchina e con questa si sono recati nella caserma di Scicli per cercare riparo. Secondo una prima ricostruzione al vaglio del comando provinciale di Ragusa, gli autori della spedizione punitiva conoscerebbero le vittime per via dei loro trascorsi, segnati da continue contrapposizioni. I due arrestati sono pregiudicati e ci sarebbero vecchi dissidi tra le famiglie.

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