Usa l’ironia il candidato sindaco di Siracusa, Francesco Italia contro il suo rivale, Ferdinando Messina, a proposito della decisione di quest’ultimo di modificare, in modo robusto, la composizione della squadra di assessori da presentare agli elettori al ballottaggio di domenica e lunedì prossimi.

“Il primo rimpasto è servito”

“Il primo “rim-pasto” è servito: prima ancora che il candidato Messina abbia la possibilità di sedere a Palazzo Vermexio, come egli spera ma come non sarà, la sua prima Giunta designata non è durata nemmeno un
mese” dice Italia.

In effetti, Ferdinando Messina ha cambiato volto alla sua squadra dopo l’apparentamento politico e tecnico con i nuovi alleati, tra cui Michele Mangiafico, esponente e fondatore di Movimento civico 4, Mario Bonomo, esponente di Grande Siracusa 2023, e Giancarlo Garozzo, leader della lista Fuori sistema per Siracusa.

Questa la squadra degli assessori di Messina: Giuseppe Napoli, Paolo Romano, Rita Di Pietro, (Fratelli d’Italia),  Gianni Boscarino (Forza Italia), Alfredo Foti (Insieme), Giuseppe Impallomeni (Mpa), Salvo Russo (Grande Siracusa 2023 di Mario Bonomo), Michele Mangiafico (Movimento civico 4) e Mauro Basile (Prima l’Italia-Siracusa protagonista con Vinciullo).

Chi è stato tagliato

Da questa lista, sono stati sacrificati Paola Consiglio, Corrado Rizza, Salvatore Castagnino e Enzo Vinciullo.

“Usato manuale Cencelli”

“Nel tentativo di vincere le elezioni e recuperare il disastro della sua coalizione, Messina prova ad applicare una sorta di Manuale Cencelli 3.0 probabilmente in base a una sua analisi del voto in città, e così tenta di piazzare personaggi noti e riferiti ad alcune frazioni, e dall’altra cerca di serrare le fila non essendovi riuscito al disastroso – per lui – primo turno. Rispetto alle proprie liste, Messina ha perso 2mila 777voti”.

Messina non votato dai partiti della sua coalizione

Secondo l’analisi di Italia, le liste collegate a Messina non hanno votato in blocco il loro candidato. “Lee sue 7 liste hanno preso molti più voti di quanti ne abbia presi lui. Il candidato Messina, in tal senso, ha perso circa 2mila e 800 voti di preferenza mentre io ho preso circa 3mila e 500 voti in più. Questi miei sono voti arrivati da tutte le liste in maniera trasversale, mentre la cosa più grave per Messina è che i suoi, ovvero coloro che all’interno delle liste erano candidati nella sua coalizione, abbiano deciso di scegliere sindaci differenti”

La sfida a Messina, “facciamo confronto pubblico”

Il Capo di gabinetto del Comune di Siracusa e braccio destro di Italia, Michele Giansiracusa, ha lanciato il guanto di sfida a Messina, chiedendo un dibattito pubblico a cui parteciperebbero non solo i candidati sindaci ma anche le rispettive squadre di assessori. “Scegliete il posto, il moderatore, e la modalità per far comprendere ai cittadini le qualità delle due squadre”.