Un autista soccorritore del 118, di 47 anni, arrestato da carabinieri nel Catanese mentre, durante il suo turno di lavoro, trasportava in auto 37 dosi di cocaina. E’ accusato di detenzione ai fini di spaccio sostanze stupefacenti, porto ingiustificato di oggetti atti a offendere e interruzione di pubblico servizio.

Intercettato mentre viaggiava a gran velocità

L’uomo fermato a Ramacca per un controllo dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Palagonia al termine di un inseguimento. L’autista è stato intercettato mentre a gran velocità aveva imboccato viale Libertà. Il 47enne, con indosso la tuta da autosoccorritore, ha detto ai militari che stava recandosi al posto 118 di Ramacca sottolineando di essere l’unico autista dell’ambulanza. Ma, durante una perquisizione, i militari dell’Arma nell’auto hanno trovato la droga e un coltello con una lama di 15 centimetri.

Il mezzo senza assicurazione

Successive verifiche hanno permesso di accertare che il mezzo sul quale viaggiava l’uomo era senza copertura assicurativa obbligatoria. L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il precedente di una truffa

Non è la prima volta che un autista del 118 finisce nella bufera. Ci fu un arresto per truffa qualche tempo fa nel Palermitano. Sempre un autista soccorritore fu fermato in un bar di Bagheria dove la vittima di una presunta truffa avrebbe dovuto consegnargli una busta di denaro in cambio di un posto di lavoro. La polizia in quel caso arrestò un 47enne che in passato era finito nel salotto televisivo di Barbara D’Urso su Canale 5 per difendersi da altre precedenti accuse di truffa mosse nei suoi confronti. L’uomo venne fermato in un bar di Bagheria dove la vittima di una presunta truffa avrebbe dovuto consegnargli una busta di denaro in cambio di un posto di lavoro.

Le indagini

Le indagini scattarono dopo che un uomo denunciò il tentativo di truffa. Secondo una prima ricostruzione Migliorisi avrebbe promesso un lavoro in un ospedale della provincia per il quale sarebbe stato necessario sborsare una somma per sbrigare alcune pratiche e assicurarsi il posto.

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