La polizia ha rintracciato uno dei due uomini che nel dicembre scorso a Catania furono intercettati a bordo di una moto con il viso coperto da passamontagna e un fucile. Entrambi diedero vita ad un folle inseguimento che si fermò solo dopo aver impattato con un’altra auto. Riuscirono a fuggire in quel frangente ma proprio grazie alle analisi effettuate sull’arma gli agenti sono riusciti a risalire ad uno dei due presunti malviventi.

Chi è l’arrestato

La polizia ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’arresto disposta dalla Procura distrettuale di Catania. Provvedimento avallato dal Gip. A finire dietro le sbarre Gaetano Mario Celeste Mollica, 32 anni. Le accuse nei suoi confronti sono di resistenza a un pubblico ufficiale, porto di arma comune da sparo e ricettazione della stessa arma.

Intercettati e inseguiti

Le indagini coordinate dalla Procura ed eseguite dalla locale squadra mobile. Ad essere acquisiti elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento di Mollica. Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine avviata a seguito di quanto accaduto nel corso della serata del 17 dicembre scorso. In quell’occasione la polizia di Catania, durante un servizio di controllo del territorio, intercettava due persone, a bordo di uno scooter di grossa cilindrata. Entrambi avevano il volto coperto da scaldacollo e cappucci. Nonostante fosse stato intimato di fermarsi, il conducente proseguiva la marcia a velocità sostenuta. Dava vita a una manovra di guida azzardata, collidendo poi con un’autovettura, ed abbandonava quindi poco dopo il mezzo sul quale si trovavano.

Le verifiche sul fucile

Il conseguente sopralluogo permetteva di reperire, nei pressi della moto abbandonato, un fucile semiautomatico, marca Benelli, calibro 20. Furono svolti quindi approfondimenti investigativi dal personale della sezione reati contro la persona della squadra mobile. Da qui fu possibile risalire all’identità di uno degli individui fuggiti, identificandolo per l’appunto in Gaetano Mario Celeste Mollica. Fu anche accertato che il fucile abbandonato fosse stato rubato. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Ad avere richiesto la misura il pubblico ministero. Il 32enne trasferito nel carcere catanese.

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