Il Rtp, Raggruppamento temporaneo di professionisti, escluso dalla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa ha presentato ricorso al Consiglio di Stato sulla competenza del Tribunale che dovrà dirimere la controversia con il commissario, il prefetto Giusi Scaduto.

Il braccio di ferro legale

Nelle settimane scorse, il Tar del Lazio ha disposto che del braccio di ferro legale, iniziato dal Rtp dopo la decisione del commissario di revocare l’incarico per presunte inadempienze che avrebbero rallentato l’iter per la costruzione della struttura, debba occuparsene un tribunale amministrativo siciliano, Palermo o Catania. I legali del Rtp ritengono, invece, che il compito spetti al Tar del Lazio, da qui l’istanza in secondo grado al Consiglio di Stato.

“Non ostacoleremo opera”

“Difendere tramite le vie legali il proprio operato – si legge in una nota del Rtp – e la propria reputazione è un diritto costituzionalmente sancito e l’RTP vuole ribadire che si è visto costretto a procedere in tal senso, non certo per ostacolare l’opera, ma ritenendo immotivate le scelte del Commissario e lesive della reputazione delle imprese estromesse dal progetto”.

In ogni caso, il Consiglio di Stato non entrerà nel merito della vicenda, cioè se il commissario ha fatto bene o no a revocare l’incarico al Rtp ma solo se la competenza del giudizio spetti ad un tribunale laziale o siciliano.

La deputazione regionale con il prefetto

Nelle settimane scorse, a difesa delle posizioni del commissario erano scesi in campo i deputati regionali siracusani Tiziano Spada, Carlo Gilistro, Riccardo Gennuso, Carlo Auteri e Giuseppe Carta, che hanno condannando il ricorso presentato dalle aziende escluse.

“Stupiscono certe dichiarazioni”

“Stupiscono quindi le recenti dichiarazioni dei rappresentanti politici del territorio che pare si siano fatti un’idea della questione senza però aver mai incontrato la parte lesa, cioè l’RTP che è disponibile, in un’ottica di massima trasparenza, a fornire tutte le informazioni necessarie per poter consentire loro di conoscere nel dettaglio le ragioni che hanno portato fin qui la questione” spiegano dal Rtp.