Una discarica a cielo aperto vicino ad una scuola. Non una novità, purtroppo, a Palermo. A segnalarlo un cittadino, Giuseppe Li Causi: “Ormai sono stanco di segnalare sempre le stesse cose in questa città, da giorni la via Ragusa Moleti vicino l’omonima scuola elementare è tornata con una discarica a cielo aperto ed in più da due giorni che la Rap non ritira la normale spazzatura per non parlare di topi che ci gironzolano attorno – scrive Li Causi alla nostra redazione -. Ma è mai possibile che nel 2023 dobbiamo ancora subire tutto ciò? Certo i cittadini avranno le loro colpa,  ma anche questa amministrazione comunale ha le sue, che non vigila per come dovrebbe fare. Non possiamo sempre noi normali cittadini a segnalare quello che non funziona in questa città, anche le istituzioni devono fare la loro parte”.

 

Il problema Bellolampo

Bellolampo con i piazzali liberi dai rifiuti rischia di essere solo una fugace immagine della ritrovata normalità. E ora anche il Comune di Palermo vuole dati certificati sulla situazione. Come scrive il Giornale di Sicilia, la III vasca bis è strapiena, più di quanto era previsto e per questo dovrà essere svuotata dall’immondizia in eccesso.

Che, anche in assenza di alternative, doveva finire entro il 26 aprile nell’unica altra vasca attualmente in funzione, la IV, dove ad oggi si gioca la partita dei numeri: per il presidente Giuseppe Todaro, ascoltato in Consiglio, il 15 maggio c’era ancora spazio per 67 mila tonnellate. Quindi, emergenza schivata sino a luglio. Ma si teme, invece, che al netto del trasporto della immondizia abbancata in più nella vasca gemella, potrebbe contenere solo 15 mila tonnellate, vale a dire un mese scarso di autonomia.

La situazione

Come stiano realmente le cose in cima alla montagnola che ospita la discarica, dovrà spiegarlo ora la nuova governance della Rap, dopo l’interrogazione presentata dal capogruppo del M5S Antonino Randazzo, e la risposta sollecitata pure dal dirigente del servizio Ambiente del Comune, Ferdinando Ania: si richiede alla società che a Palermo gestisce lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti (e con velocità) di effettuare le opportune verifiche e accertamenti sulla reale capienza della IV vasca e di fornire una relazione certificata sui volumi residui. «Abbiamo già affidato la misurazione alla ditta specializzata – dice il presidente di Rap, Giuseppe Todaro -. Tra una decina di giorni avremo i risultati».

La IV vasca

La IV vasca rappresenta l’ultima chimera a disposizione di Rap. Ciò dopo la saturazione della III vasca bis. Terminati anche questi spazi, sarebbe dovuta subentrare la prima tranche della settima vasca, ad oggi però lontana dall’essere disponibile. Fatto per il quale l’esponente pentastellato sopracitato aveva fatto richiesta formale agli uffici. Quesito condiviso dal dirigente dell’Ufficio Ambiente Ferdinando Ania.

“Perviene a questo servizio la pec dell’Ufficio di Gabinetto con allegata nota del  consigliere Antonino Randazzo…con la quale viene formulata urgente richiesta di effettuare opportune verifiche ed accertamenti in ordine alla capienza relativa alla quarta vasca della discarica di Bellolampo, nonchè di rilasciare relativa certificazione in ordine al dato della precitata capienza”. Richiesta condivisa anche dallo stesso dirigente. Per Si chiede alla RAP di riscontrare, con cortese sollecitudine, la richiesta formulata, notiziando, per opportuna conoscenza, anche gli Uffici/Enti in indirizzo“.

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