E’ stato assolto in un processo ma l’assessorato gli ha negato il rimborso delle spese legali sostenute. Per avere quanto dovuto si è dovuto rivolgere al giudice.

E’ la vicenda che ha come protagonista l’ex dirigente medico Lorenzo Maniaci dell’area Interdipartimentale 5 del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della salute della regione siciliana era stato indagato insieme ad altri per l’accreditamento di una Rsa.

La struttura nel corso dell’udienza preliminare davanti al gip risultò avere tutti i requisiti e così il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato. Anche il procedimento disciplinare è stato archiviato. Maniaci a questo punto ha chiesto il rimborso delle spese legali all’assessorato alla Sanità.

L’avvocatura distrettuale di Caltanissetta dava parere negativo e così il rimborso era stato rifiutato. L’ex dirigente assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza ha citato l’assessorato regionale alla Salute per il rimborso delle spese legali sostenute nel procedimento. Il tribunale di Palermo ha accolto le tesi dei legali e condannato l’assessorato al pagamento delle spese legali sostenute oltre alle spese di giudizio.

“Non è possibile addebitare al dirigente alcuna responsabilità, non solo penale, ma finanche disciplinare – si legge nella sentenza – e per l’effetto non può negarsi il diritto al medico il rimborso delle spese legali sostenute in sede penale”.