Sembra un vero e proprio scambio di coppie politiche quello andato in scena a Siracusa, in occasione del ballottaggio per la scelta del sindaco che dovrà governare la città nei prossimi 5 anni. I due candidati, Francesco Italia e Ferdinando Messina, hanno portato nella loro coalizione personalità che se non sono diametralmente opposte alla loro area politica poco ci manca.

I percorsi di Bandiera ed Italia

L’uscente Italia, componente della segreteria nazionale di Azione, nata sotto le insegne del Centrosinistra, ha sottoscritto un accordo con Edy Bandiera, ex assessore regionale all’Agricoltura, da anni esponente di Forza Italia, autosospesosi dal partito dopo la decisione del Centrodestra di convergere su Ferdinando Messina.

Peraltro, Bandiera, sempre schierato nell’alveo dei moderati, è stato anche candidato sindaco nel 2013 quando in corsa c’era Giancarlo Garozzo, alfiere del Centrosinistra, eletto poi primo cittadino al termine del ballottaggio con un altro candidato del Centrodestra, Ezechia Paolo Reale.

Insieme a Garozzo, in quella tornata elettorale che vista con gli occhi di oggi sembra incastonata nell’era preistorica, c’era proprio Italia, nominato, al termine della tornata elettorale, vicesindaco.

In queste elezioni, al fianco di Bandiera, indicato vicesindaco da Italia, c’è Alessandro Spadaro, da sempre espressione della Destra, tra i primi sostenitori di Fratelli d’Italia ed ex assessore all’Ambiente della giunta di Centrodestra di Roberto Visentin.

Messina e Garozzo su sponde opposte

Se un candidato di orientamento di Centrosinistra ha scelto di apparentarsi con un uomo di Centrodestra, il candidato della coalizione moderata, Ferdinando Messina, ha, invece, accolto a braccia aperte un esponente storico del Centrosinistra siracusano: Giancarlo Garozzo.

Le storie dei due sono davvero diverse: Messina è sempre stato nell’area di Centrodestra, peraltro ha ricoperto, come Spadaro, l’incarico di assessore nell’esecutivo Visentin mentre Garozzo, in quello stesso periodo era il capogruppo del Pd, all’opposizione di Visentin.

Le primarie nel 2013

E nell’aprile del 2013, al termine delle primarie del Centrosinistra, Garozzo, renziano della prima ora, vinse il confronto con Alessio Lo Giudice per essere il candidato del Centrosinistra alle elezioni che si sarebbero tenute in primavera, incassando il consenso della città. A differenza di Bandiera, Garozzo non è stato indicato nella squadra di governo ma resta il sostegno politico all’esponente del Centrodestra.