Gioielli rubati e ritrovati abbandonati in un sacchetto dietro una siepe. La scoperta fatta da un cittadino nel Trapanese che ha deciso di chiamare i carabinieri per segnalare il ritrovamento. Indagano adesso i militari dell’Arma per provare a capire chi ha effettuato il furto e perché ha lasciato lì i preziosi. Forse disturbato da qualcuno, forse pentito. Sta di fatto che alla legittima proprietaria non è parso neanche vero ritrovarsi restituiti quei monili che pensava avesse perso per sempre. Tanti i ringraziamenti fatti ai carabinieri per una storia a lieto fine che però presenta contorni misteriosi e allo stesso tempo molto curiosi. Perché il ladro avrebbe dovuto abbandonare il sacchetto dopo essere riuscito con facilità nell’impresa? cosa è accaduto?

La segnalazione

I carabinieri della compagnia di Trapani sono intervenuti su segnalazione di un cittadino. Grazie a lui sono stati messi sulla strada giusta ed hanno individuato un sacchetto con all’interno oggetti di valore di probabile provenienza furtiva. I militari dell’Arma sono stati chiamati ad intervenire nei pressi della via Santa Barbara ad Erice Casa Santa. Proprio qui un cittadino aveva notato un sacchetto posizionato vicino ad una siepe. Una segnalazione fatta proprio perché questo sacchetto appariva anomalo e non dava l’impressione di essere un rifiuti magari abbandonato da qualche sporcaccione. Alla fine si scoprirà che dentro c’erano gioielli oggetto di un furto avvenuto qualche giorno prima.

La restituzione e i ringraziamenti

Dai primi accertamenti è stato appurato che all’interno si trovavano gioielli e non, e dunque si è subito intuito che fossero stati rubati e chissà perché poi lasciati in strada. Dalla ricerca eseguita sulla banca dati delle denunce è stata identificata la legittima proprietaria. E’ emerso che la vittima del furto aveva denunciato il furto pochi giorni prima. Dopo averla contattata, i carabinieri hanno riconsegnato i monili alla donna che ha ringraziato i militari. Non tanto per il valore economico della refurtiva restituita, ma soprattutto per quello affettivo.

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