“Dopo avere appreso del sequestro delle tre navi della Caronte&Tourist, ci siamo subito attivati per limitare al massimo i disagi alla popolazione e trovare soluzioni sostitutive. La priorità del nostro governo è quella di garantire un servizio stabile, efficiente e funzionale con le isole minori per tutelare residenti e viaggiatori”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a proposito della vicenda che riguarda il sequestro di tre mezzi navali, in particolare due impegnati nei collegamenti con Ustica e le Eolie.

Preallertati i prefetti di Palermo e Messina

“Abbiamo preallertato i prefetti di Palermo e Messina – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò – e contattato la società Caronte&Tourist per verificare in che modo intenda garantire il servizio, mediante l’utilizzo di altri traghetti. Inoltre, abbiamo chiesto all’amministratore giudiziario, che si è appena insediato, di poter disporre la ripresa del servizio delle tre navi sequestrate solo per il trasporto dei passeggeri che non presentano mobilità ridotta e delle merci”.

Caronte & Tourist “Mai in discussione sicurezza passeggeri con mobilità ridotta”

Arriva anche la reazione della Caronte & Tourist Isole Minori che per mezzo di una nota commenta la vicenda. “Prendiamo atto con enorme sorpresa del provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria, per vicende relative alle gare per i servizi di trasporto marittimo del 2015, in conseguenza del quale tre nostre navi si trovano nuovamente sottoposte a sequestro. La sorpresa deriva dal fatto che già a suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati (sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara”.

Il comunicato prosegue: “In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (PMR), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione”.

Ed inoltre: “Ribadiamo pertanto la assoluta linearità e legalità dei nostri comportamenti, dovendosi inquadrare la vicenda nell’ambito della interpretazione delle normative a tutela del diritto alla mobilità e alla sicurezza delle PMR. Interpretazione la nostra che ha trovato conferma nelle attestazioni dell’ente certificatore oltre che in numerose sentenze dell’autorità giurisdizionale amministrativa e da ultimo in una sentenza del tribunale di Cagliari, che in una vicenda processuale assolutamente sovrapponibile ha prosciolto la compagnia di navigazione coinvolta per l’insussistenza del reato”.

“Piena fiducia nella magistratura”

La nota conclude: “Confermiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura, certi che anche stavolta la idoneità delle nostre navi sarà accertata”.

Il sequestro della Guardia di finanza

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo e quelli di Messina, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della città dello Stretto, hanno sequestrato 3 navi traghetto della Caronte & Tourist Isole Minori (la Pace, la Caronte e l’Ulisse), denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, per oltre 3,5 milioni.

A carico dei vertici della compagnia leader nei collegamenti marittimi ipotizzati i reati di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture.

Il provvedimento è del gip di Messina con il quale è stato disposto, nei confronti della Caronte & Tourist Isole Minori Spa e di Sergio La Cava., di 56 anni, nella sua qualità di amministratore della Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. (incorporata nel 2017 dalla Caronte & Tourist Isole Minori Spa ), il sequestro preventivo delle navi-traghetto (n/t) “Pace”, “Caronte” e “Ulisse”, attualmente impiegate nei collegamenti con La Maddalena, Palau, Trapani, Isole Egadi e Palermo, Ustica, nonché di somme di denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, fino alla concorrenza di oltre 3,5 milioni di euro.

Nel registro degli indagati sono finiti Sergio La Cava, 56 anni, consigliere e amministratore delegato della ‘Ngi Spa’ (incorporata nel 2017 dalla Caronte & Tourist Isole Minori Spa) e legale rappresentante della ‘Maddalena Lines Srl’ (società partecipata nel 70% dalla Ngi Spa ed armatrice della “Pace”), Luigi Genchi, 55 anni, consigliere e amministratore delegato della Ngi Spa, Edoardo Bonanno, 48 anni, amministratore delegato della Caronte & Tourist Isole Minori Spa e Vincenzo Franza, 55 anni, presidente della Caronte & Tourist Isole Minori Spa e già consigliere delegato della Ngi Spa. La società Caronte & Tourist Isole Minori Spa è stata segnalata per la responsabilità amministrativa derivante da reato.

I reati ipotizzati sono quelli di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana.

Le indagini svolte dalla Finanza di Palermo e coordinate dal procuratore di Messina Maurizio de Lucia, che oggi hanno portato al sequestro dei traghetti della Caronte & Tourist “Pace, Ulisse e Caronte” e di beni per 3,5 milioni, hanno accertato che le tre imbarcazioni presenterebbero gravi carenze tecniche e strutturali che non garantirebbero la sicurezza nel trasporto delle persone a mobilità ridotta.

 

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