E’ Ida Angela Nicotra la componente del consiglio di amministrazione della società “Stretto di Messina”. La sua nominata in rappresentanza della Regione Siciliana. La designazione del governatore dell’Isola, Renato Schifani, ratificata in queste ore nel corso della prima riunione dell’assemblea dei soci dopo la “rinascita” della Spa concessionaria. Un organismo che effettuerà la progettazione, la realizzazione e l’esercizio dell’attraversamento stabile stradale e ferroviario tra la Sicilia e il Continente.

Il commento appena insediata: “Un sogno”

“Un sogno che può divenire realtà – commenta a caldo la Nicotra dopo la ratifica della nomina -. Una infrastruttura per il progresso della nostra terra e per tutti i siciliani. Ma penso sopratutto ai più fragili, costretti a file interminabili, a lunghe ore di attesa, ai pendolari che oggi giorno affrontano tempi lunghissimi e costi per l’attraversamento. Penso alle generazioni future che potranno vivere cogliendo le opportunità di crescita e di progresso dell’insularità. Un ponte verso la felicità”.

Il profilo

Nicotra, avvocato, è da oltre venti anni docente di Diritto costituzionale all’università di Catania. In passato è stata anche componente dell’Autorità nazionale anticorruzione, della commissione paritetica Stato-Regione e del comitato scientifico della Corte dei conti. Ed anche esperto della commissione di studio per le riforme costituzionali della presidenza del Consiglio dei ministri. A febbraio scorso, inoltre, nominata dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie nel comitato tecnico-scientifico funzionale alla determinazione dei cosiddetti “Lep”. Parliamo dei livelli essenziali delle prestazioni, relativi ai diritti sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, di cui all’articolo 117 della Costituzione.

Schifani: “Altro passo in avanti”

“Oggi – sottolinea il presidente Schifani – è stato compiuto un ulteriore passo verso la modernizzazione infrastrutturale della Sicilia. Il Ponte sullo Stretto non rimarrà una cattedrale nel deserto, perché rappresenterà un grande acceleratore per la crescita e lo sviluppo dei collegamenti stradali e ferroviari dell’Isola. L’opera infatti ripropone il tema dell’alta velocità ferroviaria anche nella nostra regione e il ripristino del corridoio Berlino-Palermo, cancellato in passato dopo la decisione di non realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria”.

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