“Basta giochi sulla pelle dei precari! l’Asp applichi il protocollo regionale e proceda alla stabilizzazione secondo i criteri previsti, nella misura del 50 per cento stabilito nella direttiva attuativa dell’assessore regionale alla salute. Non ci sono più alibi: si proceda all’immediata definizione della ricognizione di tutti i profili professionali del comparto e della dirigenza previsti negli avvisi.” È durissimo l’affondo della segretaria generale della CISL FP contro i vertici dell’azienda sanitaria messinese. “Il protocollo regionale di intesa stipulato tra il governo regionale, nella fattispecie l’assessorato alla salute, e la CISL FP Sicilia, unica e sola organizzazione sindacale della Funzione Pubblica ad aver chiesto e ottenuto la stipula di un protocollo – spiega la Bicchieri – stabilisce che il superamento del precariato avvenga secondo i criteri di priorità fissati dallo stesso protocollo. Per prima cosa il documento ha stabilito che con delibera attuativa ogni azienda sanitaria entro il 31 maggio 2023 avrebbe dovuto procedere all’aggiornamento del Piano del fabbisogno triennale del personale 2022/24 riconsiderando anche ulteriori posti vacanti da destinare alle varie tipologie di procedure assunzionali, nella misura rispettiva del 50 per cento da destinare a stabilizzazione e del 50 per cento dall’esterno, tramite concorso. All’Asp di Messina però – denuncia la Bicchieri – di fatto avviene il contrario, con un totale stravolgimento di quanto previsto nel protocollo. Invece cioè di integrare favorevolmente la norma, l’Asp decide per esempio di prendere i posti di dirigente amministrativo, che erano 5 nel fabbisogno del Piano Triennale recentemente approvato dalla Regione Siciliana da assumere mediante procedura di stabilizzazione, e inglobarli tutti nelle procedure concorsuali, inserendoli nel tetto di spesa del 50 per cento previsto per le risorse provenienti dall’esterno. In più ha preso i sei posti che erano previsti per tecnici della prevenzione, che erano destinati alla stabilizzazione (essendoci lavoratori che hanno maturato in tal senso tutti i requisiti previsti dal protocollo addirittura al 30 giugno 2022) e li ha destinati tutti a procedure concorsuali, tranne un posto destinato alla stabilizzazione. Tutto questo a totale insaputa della CISL FP, soggetto che ha sottoscritto il protocollo, che ha appreso delle modifiche apportate al piano triennale del personale da ASP Messina solo dopo la pubblicazione della delibera di riferimento.”

“Vorremmo adesso comprendere – conclude la Bicchieri – quale sia la logica che risiede dietro queste scelte illogiche e senza criterio. Vorremmo comprendere perché procedere alla stabilizzazione di alcune figure professionali mentre per altre, senza neanche aspettare la conclusione della ricognizione, si sta procedendo con celerità alle procedure concorsuali. Chiediamo a questo punto che sia data la priorità alla stabilizzazione di tutti i lavoratori precari in possesso dei requisiti di legge senza escludere profili professionali destinati al concorso pubblico. Su tali procedure, che Asp sta portando avanti ad oltranza, chiederemo  all’autorità giudiziaria di fare luce. Non ci sono più alibi. Non si può continuare a giocare sulla pelle di decine e decine di precari storici.”

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