Antonino Speziale non dovrà risarcire il Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno. L’ex ultras del Catania era stato condannato in primo grado a rifondare gli organi dello Stato coinvolti per una cifra che si aggirava intorno ai 15 milioni di euro. Ciò a titolo di risarcimento dei danni patrimoniali procurato con la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso durante gli scontri avvenuti il 7 febbraio del 2007 nei pressi dello stadio Angelo Massimino di Catania durante lo svolgimento del derby di calcio fra il Palermo e il club etneo. Un giudizio ribaltato dalla Corte d’Appello di Catania, che ha accolto il ricorso presentato dalla difesa di Antonino Speziale, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Lipera.

Accolto il ricorso di Speziale

Il legale del tifoso etneo aveva impugnato la sentenza di primo grado emessa il 13 maggio del 2021 dalla Terza Sezione Civile del Tribunale di Catania, ritenendo il risultato del giudizio ingiusto. Esito, come sopra ricordato, ribaltato dalla seconda sezione civile della Corte d’Appello di Catania, presieduto da Roberto Centaro, il quale è stato coadiuvato dai consiglieri Maria Stella Arena e Claudia Cottini. La sentenza è stata depositata nella giornata odierna, con l’accoglimento dell’appello proposto da Antonino Speziale. All’interno del giudizio di merito, è stata esclusa l’esistenza in concreto di un danno patrimoniale risarcibile in favore delle dette Amministrazioni che sia conseguenza immediata e diretta dell’omicidio Raciti.

Soddisfatto il legale difensore di Antonino Speziale, l’avvocato Giuseppe Lipera, che condivide pienamente il ragionamento logico-giuridico effettuato dalla Corte di Appello di Catania, secondo cui le indennità e le erogazioni corrisposte delle Amministrazioni alla vedova e agli orfani della “vittima del dovere”, l’ispettore Filippo Raciti, trovano solo occasione nel fatto contestato a Speziale ma non possono costituire conseguenza diretta del fatto illecito e pertanto non vanno risarciti. “Una cosa è certa – ha dichiarato l’avvocato Lipera –. Sento che il vento sta cambiando e non aggiungo altro“.