PALERMO (ITALPRESS) – E’ stata rinviata al prossimo 7 luglio la nuova udienza del processo Open Arms, che vede imputato il vicepremier Matteo Salvini. Oggi nell’aula Bunker dell’Ucciardone di Palermo sono stati sentiti come testimoni Oscar Camps, il fondatore della ong spagnola, Ricardo Barriuso Leoz, primo ufficiale della nave all’epoca dei fatti, e Inas Urrosolo Martinez De Lagos, medico a bordo della missione. Resterebbero da ascoltare ancora un’ottantina di testimoni, compresi alcuni migranti e soccorritori. Al termine dell’udienza, la Procura di Palermo ha chiesto l’acquisizione di una mail che Angela Merkel avrebbe inviato a Camps: una risposta alle lettere che il fondatore della ong spagnola ha mandato nell’agosto del 2019 per sollecitare aiuto per lo sbarco della imbarcazione, quando si trovava in acque italiane davanti a Lampedusa, con 147 persone a bordo. Sono già state consegnate e acquisite, invece, le missive inviate da Camps, ascoltato oggi come teste al processo, alla ex cancelliera tedesca per chiedere un intervento dell’Ue.
“Oggi abbiamo fatto un passo in avanti verso la possibilità di dimostrare, anche in tempi rapidi, quella che è stata la condotta dell’Italia nei confronti di Open Arms”, ha commentato Giulia Bongiorno, legale di Salvini, al termine dell’udienza. “Il capo di imputazione parla di una nave abbandonata, mentre oggi è stato dimostrato esattamente il contrario. Open Arms era ed è stata al centro dell’attenzione di tutte le autorità – ribadito -. E’ forse l’udienza che in assoluto ha fatto emergere più delle altre come Open Arms sia stata accudita e coccolata”, ha aggiunto.
“Dall’udienza di oggi a Palermo, dove rischio fino a 15 anni di carcere, sono emerse notizie interessanti – è stato il commento di Salvini -. Open Arms aveva rifiutato, anche se non aveva ancora immigrati a bordo, di aiutare Alan Kurdi che lamentava di averne troppi. Successivamente, la ong spagnola veniva assistita in tutti i modi, con continue telefonate dall’Italia, potendo perfino contattare personaggi del calibro di Angela Merkel e Richard Gere”. “La ong aveva declinato sdegnosamente gli aiuti e i porti di Malta e Spagna, a costo di aumentare i giorni di navigazione – ha concluso -, l’obiettivo era sbarcare solo in Italia”.

– foto xm3/Italpress –

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