Col rigetto della Cassazione del ricorso della difesa, diventa definitiva la condanna a 2 anni e 4 mesi per falso materiale per l'ex giudice Fabio Licata.
Prima della conclusione della requisitoria nel processo sul "sistema Saguto" il Pm Maurizio Bonaccorso ha chiesto la trasmissione degli atti per il reato di falsa testimonianza nei confronti di 14 testi che hanno deposto.
Un compenso di 1250 euro per due serate in cui aveva fatto delle dimostrazioni come chef. E' quanto avrebbe percepito il figlio di Silvana Saguto, Elio Caramma, nel corso di due serate realizzate nell'albergo Palazzo Brunaccini.
Secondo l'accusa, Cappellano Seminara avrebbe ottenuto diversi incarichi dall'ex presidente della sezione misure di prevenzione di Palermo in cambio di favori al magistrato.
Per l'accusa, sarebbe tra i professionisti "privilegiati" ammessi al cerchio magico della giudice, nel frattempo sospesa da funzioni e stipendio dal Csm, e grazie al suo rapporto con Saguto avrebbe avuto decine di incarichi di amministratore giudiziario.
La pena più alta, 3 anni, è stata chiesta per il giudice Fabio Licata, per anni nel collegio della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, sotto processo ora per abuso d'ufficio, falso e rivelazione di notizie riservate.
Il teste ha sostenuto di aver preso una serie di iniziative per migliorare la gestione dei beni sottratti ai clan, ma di non avere avuto dallo Stato uomini, strumenti e strutture per realizzare i suoi progetti.
Una patologia che le impedirebbe di viaggiare. Ma la Sezione disciplinare, prima di valutare la richiesta di rinvio
dell'udienza, ha nominato un perito che dovrà accertare se la malattia è tale da impedire a Saguto di raggiungere Roma.
Lo Voi era a capo dell'ufficio inquirente che aprì l'indagine da cui nacquero poi gli accertamenti sulle irregolarità commesse dai magistrati della sezione nell'assegnazione degli incarichi agli amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati a Cosa nostra.
Le vicende che hanno portato Saguto davanti alla Sezione disciplinare del Csm sono le stesse oggetto del processo in corso a Caltanissetta, dove è chiamata a rispondere di una gestione disinvolta dei beni confiscati alla mafia.
La procura di Caltanissetta accusa anche il padre, il marito e due figli del magistrato. Fra i coimputati anche i magistrati Tommaso Virga e Fabio Licata e il cancelliere del tribunale Elio Grimaldi,
Ogni atto d'indagine" del procedimento a carico del giudice Silvana Saguto è "stato a suo tempo debitamente depositato e messo a disposizione delle parti, ivi compresi i brogliacci di tutte le conversazioni intercettate nell'ambito dell'inchiesta in questione".
Il professore dell'Università di enna si difende davanti al Gip e dice: "Aiutare i ragazzi è mio compito non un reato, oltre al figlio della Saguto aiutati anche il figlio di Lari"
di
Redazione
L'inchiesta avviata nel 2015 dalla Guardia di Finanza
Sono 107 i testimoni citati dalla difesa dell'avvocato Gaetano Cappellano Seminara, finito sotto processo per corruzione insieme, tra gli altri, Silvana Saguto ex presidente della Sezione Misure di Prevenzione.
Il gup ha ammesso la costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri dell'Interno e della Giustizia, del Comune di Palermo e di tutte le amministrazioni giudiziarie delle società destinatarie di provvedimenti della sezione all'epoca.
Sono 15 le richieste di costituzione di parte civile presentate al gup di Caltanissetta che celebra l'udienza preliminare su presunti illeciti nella gestione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.