Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Paternò nell'ambito di un'inchiesta del gruppo della Dda coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.
In particolare le condanne confermate sono i 16 anni e 4 mesi di carcere per l'imprenditore Luigi Alecci, considerato uno dei "promotori" dell'organizzazione criminale, insieme a Emanuele Micelotta e Giacomo Politi, che hanno preso entrambi 7 anni di reclusione.
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Redazione
Colpo al clan mafioso catanese “Mussi ‘i ficurinia”
Orazio Salvatore Di Mauro 53 anni è ritenuto dagli inquirenti, esponente di spicco del clan mafioso Laudani e legato alla famiglia mafiosa catanese “Santapaola”. Sequestrata parte di un'azienda, rapporti bancari e alcune auto.
Tra i beni sequestrati, una società che commercializza prodotti ortofrutticoli, un fabbricato, una villa, un'abitazione, due auto e diversi conti correnti bancari e polizze assicurative.
La settima sezione penale, presieduta da Carla Galli, ha superato le richieste di condanna del pm Paolo Storari, che arrivavano fino ai 15 anni e 8 mesi di carcere. Assolto per 'non avere commesso il fatto' Simone Suriano, ex dipendente della catena di supermercati tedesca.
A Riccobono, residente a Gravina di Catania, ma di fatto domiciliato a Malta, condotto in carcere in attesa di estradizione per l'Italia, è stato notificato un provvedimento di arresto internazionale firmato dal Gip su richiesta della Dda della Procura di Catania.
Tra gli arrestati Emmanuel Bannò, di 24 anni; Roberto Bonaccorsi, di 53; Sharon Francesca Contarino, di 26; Filippo Giuseppe Del Popolo Chiappazzo, di 23; Rosario Pietro Forzisi, di 22; Salvatore Greco, di 46; Davide Indelicato, di 38.
Un decreto, per 8 milioni di euro, riguarda Francesco Costantino, di 57 anni, ritenuto esponente del clan Laudani, e l'altro, per un milione di euro, nei confronti di Omar Scaravilli, di 37 anni.
secondo le indagini dei Carabinieri di Catania il responsabile del Gruppo, continuava a reggere dal carcere le fila del sodalizio impartendo ordini e direttive tramite la moglie, il suocero e il nipote di un suo fedelissimo.
Il clan Laudani che fa capo al vecchio boss Sebastiano Laudani, 91 anni, negli ultimi dieci anni, è stato uno dei gruppi mafiosi più agguerriti nella storia criminale catanese.
Smascherata un'associazione a delinquere che truffava lo Stato e percepiva illegalmente i contributi per l'agricoltura. Fatti aggravati dal metodo mafioso. 17 arresti.
Gli atti dell'inchiesta 'Vicerè'. Le discoteche di Catania e di Taormina, storici luoghi della movida etnea e della Perla dello Jonio, controllate ‘dalla mafia’ e in particolare del clan Laudani.
Gli investigatori hanno trovato alcune “liste” di esercizi ed aziende sottoposte ad estorsione, che hanno permesso di mappare le imprese vessate che, come in alcuni casi dimostrato, versavano importi che si aggiravano tra i 3.000 ed i 15.000 euro all’anno a cadenze periodiche.