Brucia Lampedusa. Una coltre di fumo nero si è alzata questa mattina sulla splendida isola delle Pelagie. La nuvola di fumo nero è visibile da diverse zone anche del paese.

E’ intervenuto, ed è al lavoro, anche un Canadair per cercare di avere la meglio sul devastante incendio sviluppatosi  al centro comunale di raccolta rifiuti di contrada Taccio Vecchio. I vigili del fuoco sono al lavoro da ore, ma a complicare ogni tentativo di spegnere il vasto fronte è il Maestrale.

Gli scoppi sono ormai a ripetizione perché, al centro di raccolta, vi sono anche materiali speciali come copertoni, plastica, batterie e rifiuti ingombranti. La nube nera è già arrivata nell’abitato. In contrada Taccio Vecchio si sono recati anche due mezzi del distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco. Sono stati, inoltre, richiamati in servizio 5 pompieri che erano liberi.

“Ritorna tutto quello che era finito da anni, che sembrava passato. E’ tornato il tempo dei rifiuti incendiati, delle discariche a cielo aperto, di un intero paese avvolto dalla diossina assassina, delle mega-discariche di detriti e rifiuti speciali persino a due passi dalle aule dove i bimbi sono andati a scuola, respirando polveri di ogni genere”, ha scritto l’ex sindaco di Lampedusa e Linosa (Ag) Giusi Nicolini che s’è scagliata contro l’amministrazione guidata da Totò Martello. “Quel centro di trasferenza in fiamme sembra la metafora di tutto ciò che è andato in fumo: anni di durissimo lavoro – aggiunge Nicolini – per mettere a sistema tutto il comparto ambientale, per cambiarla davvero questa isola insieme alla vita dei suoi abitanti”.

Erano state programmate per i prossimi giorni delle ispezioni, delegate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nell’area del Centro comunale di raccolta rifiuti di contrada Taccio Vecchio a Lampedusa (Ag) dove stamane si è sviluppato un vasto incendio. L’intera zona era stata posta infatti sotto sequestro, da parte dei carabinieri forestali, nell’ambito di un’indagine della Procura. Stamani, anche se le cause non sono ancora certe, sarebbero state appiccate le fiamme che stanno devastando ogni cosa e che hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco prima e dei Canadair dopo.

“Intervengo al termine di quella che per Lampedusa è stata una lunga e difficile giornata a causa dell’incendio al Centro di raccolta rifiuti. Ho seguito la vicenda fin dal primo momento attivandomi per tutti gli interventi necessari a limitare quanto più possibile le conseguenze per la popolazione, la salute e l’ambiente. Ad una prima valutazione, il rogo appare doloso. Abbiamo sollecitato l’arrivo dei Canadair che hanno dato un contributo determinante per domare le fiamme. Naturalmente siamo al fianco delle Forze dell’Ordine e della magistratura per far luce su questo episodio e per individuare chi, con un atto criminale e mafioso, ha ferito Lampedusa.

Resta una considerazione: mentre i lampedusani, le Forze dell’Ordine, gli uomini del soccorso e dell’amministrazione comunale erano impegnati per limitare le conseguenze dell’incendio, c’era chi approfittava della situazione per denigrare la nostra isola gettando pesanti accuse sull’amministrazione comunale al solo scopo di avere un po’ di visibilità sulla stampa. Mi sono già attivato per tutelare, nelle sedi competenti, l’immagine dell’amministrazione che rappresento e della nostra comunità”. Lo dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello.