Favara in procinto di entrare in zona rossa e invasa da tonnellate dei rifiuti accatastati in ogni angolo della città.
Situazione igienico sanitaria drammatica e virus che corre.

Netturbini senza stipendio da quattro mesi in sciopero

Da diversi giorni, gli operatori stanno scioperando e rivendicano il pagamento di quattro mensilità di stipendio arretrate. Si dicono pronti a continuare la protesta ad oltranza e a riprendere a lavorare solo dopo aver percepito le somme spettanti.
A nulla è servito l’incontro nei giorni scorsi al Comune di Favara tra i responsabili del raggruppamento di imprese che effettuano il servizio di nettezza urbana.
Purtroppo, non si è riusciti a raggiungere nessun accordo, poiché il Comune momentaneamente, è impossibilitato a versare le somme alle imprese.
Quest’ultime manifestano l’impossibilità ad anticipare ulteriori fondi per pagare gli operai ed entrambe le parti invocano l’intervento della prefettura di Agrigento per provare a risolvere la situazione.

Situazione igienico-sanitaria drammatica

Intanto, sulle strade di Favara crescono i cumuli di spazzatura e la situazione igienico-sanitaria è aggravata non solo dal lungo ponte pasquale, ma anche dal notevole incremento di casi Covid che sta interessando la città.

Contagi in aumento, la preoccupazione della sindaca

“La situazione è drasticamente sfuggita di mano – commenta la sindaca Anna Alba – arrivano notifiche su notifiche di contagi. Abbiamo sentito il dipartimento sanitario e molto probabilmente ci avviciniamo purtroppo alla zona rossa. Ma non è tanto la zona rossa che mi preoccupa, ma l’incoscienza e l’egoismo che imperversano nella nostra comunità”.
“I dati sono veramente preoccupanti, tant’è che io oggi non sono riuscita a raggiungere tutte le persone che risultano positive. Abbiamo avuto anche un decesso e ciò significa che non solo abbiamo una variante molto contagiosa, ma anche molto pericolosa”.
“Su whatsapp e messanger – continua la sindaca – mi tempestate di foto di assembramenti, ma io non sono uno sceriffo. Non posso arrivare in tutte le zone e in tutti i luoghi, perché non ho il dono dell’ubiquità. Se vogliamo arginare questo rischio, dobbiamo controllare i ragazzi, che devono rimanere a casa e rispettare comunque le regole per limitare il contagio.
Chi è in attesa di tampone non può andare in giro per i centri commerciali o andare a cena a casa degli amici o addirittura fare feste di compleanno. Questo è un senso di irresponsabilità disarmante”.
Ma disarmante non è solo l’irresponsabilità della gente, ma anche la le scene immortalate da qualcuno – e che girano sui social – dove si vedono dei cavalli mangiare tra cumuli di rifiuti.

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