• Cene e trasferte con soldi ateneo, 4 indagati
  • Coinvolto Joseph Mifsud. Procura Agrigento conclude indagini
  • L’accusa, ipotizzata per tutti per fatti risalenti agli anni 2012 e 2013, è di peculato

Pranzi, cene, trasferte e spese personali con le carte di credito del consorzio universitario di Agrigento. La Procura di Agrigento chiude l’inchiesta e fa notificare l’avviso di conclusione indagini – propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio – per 4 dirigenti. Sono indagati l’ex presidente Joseph Mifsud, che è stato al centro dell’intrigo mondiale “Russiagate“, di cui si sono perse le tracce da anni.

Chi è  Joseph Mifsud

Mifsud era stato nominato presidente del Consorzio universitario di Agrigento (Cua) nel 2009 su indicazione dell’allora presidente della Provincia Eugenio D’Orsi. L’accademico, di recente, è stato anche condannato dalla Corte dei conti di Palermo a risarcire un danno erariale alla Provincia di Agrigento. Mifsud è sparito dopo che, nell’ottobre del 2017, gli investigatori Usa resero noto il suo coinvolgimento nel Russiagate.

I nomi degli altri indagati

L’avviso di conclusione delle indagini, firmato dal procuratore Luigi Patronaggio, dall’aggiunto Salvatore Vella e dal pm Chiara Bisso ha, inoltre, come destinatari Olga Matraxia, ex dirigente del settore Affari generali dell’ente, Andrea Occhipinti, dirigente del settore finanziario e Giuseppe Vella, direttore amministrativo e firmatario dei mandati di pagamento.

Le accuse

L’accusa, ipotizzata per tutti per fatti risalenti agli anni 2012 e 2013, è di peculato. La somma sottratta ammonterebbe a circa 50mila euro. I vertici del Consorzio universitario avrebbero usato indebitamente le carte di credito di cui avevano disponibilità destinandole a spese esclusivamente personali come trasferte con mezzi aerei, acquisti per biglietti di treno o soggiorni in hotel, anche per i loro accompagnatori, giustificando le spese con inesistenti ragioni di rappresentanza istituzionale. Al solo Mifsud viene contestato di avere speso 2.500 euro per acquistare iPad, MacBook e altri dispositivi elettronici