Il giudice per le indagini preliminari di Agrigento, Francesco Provenzano, ha convalidato il fermo ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Giuseppe Barba, 66 anni, l’ex suocero dell’ex presidente del consiglio comunale di Favara, in provincia di Agrigento, Salvatore Lupo di 45 anni, ucciso nel tardo pomeriggio di Ferragosto.

L’anziano dopo essersi proclamato innocente è rimasto in silenzio

L’anziano, durante l’udienza di convalida, dopo essersi proclamato innocente, era rimasto in silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Così come richiesto dal procuratore Luigi Patronaggio e dai sostituti Paola Vetro e Chiara Bisso, il Gip ha convalidato il fermo.

La ricostruzione di magistrati e carabinieri

Secondo i magistrati i e i carabinieri della tenenza di Favara e della compagnia di Agrigento – che sono stati coordinati dal maggiore Marco La Rovere – l’anziano avrebbe ucciso l’ex genero per motivi economici e per i dissidi scaturiti dopo la separazione con la moglie.

Dissidi che sono stati accompagnati da denunce, da parte della donna, per stalking e aggressioni.

Le immagini di video sorveglianza incastrerebbero Barba

Giuseppe Barba sarebbe stato tradito dalle immagini di un video, estratto dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza che immortala la sua Fiat Panda mentre effettua un tragitto nella direzione della via IV novembre, dove, in un bar, è stato commesso l’omicidio. Proprio su quell’auto, grazie all’esame dello Stub, sono state trovate – sul volante in particolar modo – tracce di polvere da sparo.

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