“Cu ci leva u’ pani ai miei figghi io ci levo a’ vita… U’ cori ti manciu Totò!”. Sono alcune delle minacce rivolte in dialetto al sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello, pronunciate nel corso di una diretta facebook da un imprenditore del settore del noleggio auto dell’isola.

La “colpa” del sindaco Martello sarebbe quella di aver firmato una ordinanza, in recepimento delle direttive nazionali ed europee sul rispetto delle norme ambientali, che prevede il divieto di circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali “Euro 0”, “Euro 1” ed “Euro 2” e dei ciclomotori “Euro 0”.

Martello ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento e presenterà un esposto alla Polizia Postale in merito all’utilizzo del profilo Facebook dal quale è stata trasmessa la diretta.

Ma non è la prima volta che un sindaco viene minacciato.
Lo scorso giugno, gli agenti di polizia hanno denunciato un uomo di 49 anni di Avola, V.T., autore di un biglietto con minacce affisso sul prospetto del palazzo del Comune e rivolto al sindaco Luca Cannata. L’indagato, che deve rispondere di minacce aggravate, sarebbe stato identificato grazie alle telecamere di sicurezza ed a qualche testimone. Insieme al messaggio, è stato trovato un mattone dalla polizia, probabilmente usato dall’uomo per rendere esplicite le sue intenzioni.

Intanto, stamane si apprende che il sindaco di Messina Cateno De Luca dopo aver annunciato ieri la decisione di ritirare l’ordinanza, che prevedeva ulteriori restrizioni a Messina rispetto alla zona rossa voluta dal presidente della Regione Musumeci, si è ritirato per 48 ore nel suo paese di origine a Fiumedinisi per “riflettere”. Ambienti vicini al primo cittadino spiegano che De Luca starebbe valutando anche le sue eventuali dimissioni da sindaco perché “amareggiato dalle reazioni dei cittadini” in seguito alla sia ordinanza restrittiva.
Il sindaco ha detto di aver ricevuto pesanti minacce indirizzate a lui e alla sua famiglia. Del caso si sta occupando la Digos.

“Esprimo, anche a nome del gruppo PD all’Ars, piena vicinanza e solidarietà al sindaco Totò Martello, bersaglio di inaccettabili minacce attraverso facebook. Conosciamo l’impegno portato avanti su più fronti dal primo cittadino in una realtà complessa come Lampedusa. Non è accettabile che un provvedimento volto al rispetto delle norme ambientali, un atto dovuto nel rispetto della normativa vigente in Europa, possa esporre a tal punto un amministratore”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars.